
Cronaca
Giovedì 02 Ottobre 2025
Verderio, addio a Catalin: morto otto anni dopo l’incidente
Il 26enne era rimasto gravemente ferito in moto nel 2017 a Ronco Briantino. I funerali si svolgeranno sabato nella chiesa dei Santi Giuseppe e Floriano
Verderio
Sabato pomeriggio alle 15.30, nella chiesa dei Santi Giuseppe e Floriano a Verderio Superiore, si terranno i funerali di Catalin Listar, il giovane di 26 anni che non si è mai più risvegliato dopo il terribile incidente stradale che lo aveva colpito otto anni fa. A seguire il ragazzo è stata la madre Eugenia, che non lo ha mai abbandonato in questi lunghi anni di sofferenza.
Catalin se n’è andato martedì scorso, dopo una lunga agonia che durava dal febbraio 2017. Quel giorno il diciannovenne stava andando al lavoro, alle Onoranze Funebri Mattavelli di Osnago, dove era impiegato da circa un anno come portantino. Era mattina, attorno alle 9, quando lungo via 4 Novembre a Ronco Briantino la sua moto si scontrò violentemente con una Fiat Punto. La dinamica dell’incidente fu drammatica: il passaggio a livello della Milano-Bergamo era chiuso e c’era una lunga fila di auto in attesa. Catalin, a bordo della sua Husqvarna da Motard, stava superando i veicoli quando una donna alla guida della Punto, spazientita dall’attesa, iniziò una manovra di inversione per cercare un percorso alternativo. Il giovane non fece in tempo ad evitare l’impatto: la moto si schiantò contro il fianco sinistro dell’auto, tra la ruota anteriore e la portiera. Il ragazzo rimase incastrato con un braccio e una gamba sotto il veicolo. Lo scontro fu violentissimo.
Catalin andò in arresto cardiocircolatorio e venne rianimato sul posto prima di essere trasportato d’urgenza al San Gerardo di Monza. I traumi erano gravissimi, in particolare quello cranico. I medici lo misero subito in coma farmacologico nel reparto di neurorianimazione, ma le speranze di un risveglio erano ridotte al minimo. Da quel giorno il giovane non ha mai riaperto gli occhi. La madre Eugenia lo ha assistito con dedizione totale, prima nelle strutture di lungo degenza, poi a casa, senza mai smettere di credere in un miracolo che purtroppo non è mai arrivato. Catalin, ragazzo rumeno che abitava in via 2 Giugno a Verderio e aveva frequentato le scuole medie a Robbiate.
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