Abbadia: approvato dal commissario lo schema di bilancio, ora tocca all’aula

Abbadia

Approvato lo schema del rendiconto di gestione. Risolti i problemi tecnici che nei giorni scorsi avevano contribuito a creare ritardi alla macchina amministrativa. Nella giornata di martedì 13 maggio Lucia Regazzi il commissario ad acta nominato dalla Prefettura, ha approvato lo schema del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2024. Sono stati inoltre superati i problemi tecnici che nei giorni scorsi avevano contribuito a creare ritardi alla macchina amministrativa. La procedura ora seguirà il normale iter: relazione del revisore dei conti, deposito agli atti per 20 giorni e, in seguito, il passaggio in consiglio comunale, previsto per i primi giorni di giugno. Ma la vicenda non si placa. «Il fatto che sia stato commissariato il bilancio è grave, e non si può minimizzare l’accaduto è un atteggiamento di superficialità». Bruno Carenini capogruppo della minoranza “La nuova Abbadia Lariana” è schietto. «Siamo molto perplessi, il Comune ha avuto a disposizione il responsabile del servizio finanziario per poco tempo quest’anno perché quest’ultimo ha vinto un concorso in un’altra sede - prosegue Carenini -. Ipotizziamo quindi che intorno al mese di dicembre il sindaco fosse già a conoscenza della cosa: da quel periodo avrebbe dovuto iniziare a preoccuparsi per la mancanza di una delle figure cardine in Comune e avrebbe dovuto organizzarsi per tempo per tener fede a delle scadenze ampiamente conosciute». Quanto ai problemi con il software «è in uso anche in altri Comuni: se ci fosse stato un malfunzionamento, questo problema si sarebbe presentato anche per altre Amministrazioni; non ci risulta però che ci siano stati altri commissariamenti dovuti allo stesso motivo - proseguono dalla minoranza -, vista la scadenza importante e impellente della consegna del bilancio consuntivo non è stato dato un incarico straordinario al revisore dei conti del Comune di evadere la pratica? Chi meglio di lui conosce modi e modalità di redazione di questo atto? Con un minimo investimento non si sarebbe arrivati al commissariamento».

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