
Alti e bassi del mattone sotto il Resegone
Cresce il mercato immobiliare in Lombardia. A Lecco il prezzo medio è 1.600 euro al metro quadro
Lecco
Nel primo semestre del 2025 il mercato immobiliare lombardo continua a crescere, con un aumento medio dei prezzi di vendita del 4,2% e dei canoni d’affitto del 2,2%. Ma mentre Milano guida la classifica dei prezzi con 5.532 euro/mq per l’acquisto e 22,5 euro/mq per l’affitto, sul territorio si delineano andamenti molto differenti, in particolare a Lecco e Sondrio.
A Lecco città, il prezzo medio di vendita è pari a 2.452 euro/mq, in crescita del 6,1% nei sei mesi e del 12,8% in un anno. Anche nella provincia senza capoluogo si registra un aumento annuale (+3%), con prezzi attorno ai 1.640 euro/mq. Il trend è confermato dalla domanda, cresciuta del 14,4% in città nel semestre, e del 3,3% in provincia. In calo, invece, l’offerta: -1,7% a Lecco, contro un incremento medio regionale del 5%. Una dinamica che, secondo Matteo Zambaldo, presidente di Fimaa Confcommercio Lecco, riflette «una realtà in cui molti immobili si vendono rapidamente, a prezzo di mercato, senza neanche finire online. È plausibile che lo stock in calo rifletta vendite effettive e tipologie molto richieste».
Più instabile, invece, il mercato delle locazioni. A Lecco città i canoni crescono del 14,7% in sei mesi e del 12% su base annua, attestandosi a 11 euro/mq, mentre l’offerta è salita del 20,8%. Un dato che secondo Zambaldo è reale «ma probabilmente sovrastimato. Il boom dello stock in affitto è legato alla riconversione di immobili da locazioni brevi a tradizionali, o a investitori che comprano case per metterle a reddito, ma un +30% annuo sembra eccessivo». Anche la domanda cresce: +14,7% in città e +17,1% in provincia, in netta controtendenza rispetto alla media regionale (-12,1%). Per Zambaldo, questa anomalia può derivare da una pressione abitativa crescente a Lecco, dove la richiesta si mantiene sostenuta anche in contesti di forte selezione dell’offerta.
Situazione ben diversa a Sondrio, dove il mercato appare in fase di raffreddamento. I prezzi medi di vendita scendono dell’1,6% nel semestre, mantenendosi su livelli tra i più bassi della regione (1.391 euro/mq). Anche lo stock disponibile cala del 1,5% in città, pur con una domanda in aumento (+1%). Il vero crollo è però sul fronte delle locazioni: la domanda cala del 23,9% in città e del 9,7% in provincia, con canoni che registrano una flessione dell’1,3% e addirittura del 26,1% per quanto riguarda l’offerta in provincia.
Le dinamiche di Lecco e Sondrio mettono in luce l’estrema variabilità dei mercati locali in Lombardia. Se il primo si conferma attrattivo, con poca offerta e domanda vivace, il secondo riflette le difficoltà di aree meno centrali a mantenere vitalità abitativa. E se nel complesso i numeri confermano la ripresa, i dati – come suggerisce Zambaldo – vanno sempre interpretati alla luce delle specificità territoriali: «I portali offrono una fotografia utile ma parziale. A volte gli immobili si muovono prima di essere pubblicati. Capire il mercato significa conoscere il territorio, non solo leggerne le percentuali».
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