
Cronaca / Valsassina
Giovedì 15 Maggio 2025
Ballabio, sequestrati animali tenuti in cattive condizioni
Sequestrati sette ponies, quattro cani e diversi conigli a un privato che li deteneva in condizioni igieniche del tutto precarie in una “stalla” di lamiera, nel territorio comunale di Ballabio
Ballabio
Sequestrati sette ponies, quattro cani e diversi conigli a un privato che li deteneva in condizioni igieniche del tutto precarie in una “stalla” di lamiera nel territorio comunale di Ballabio.
La segnalazione è arrivata da un cittadino che, vedendo in quali condizioni erano tenuti gli animali, ha avvisato le forze dell’ordine intervenute in Valsassina con il Nucleo Guardie Zoofile di Lecco, i Carabinieri Forestali e, naturalmente, il dipartimento veterinario di Ats Brianza che ha poi coinvolto nell’operazione anche l’associazione di protezione degli animali “Progetto Islander”.
Il blitz delle forze dell’ordine ha svelato che i sette ponies, in particolare, vivevano in condizioni praticamente di abbandono: nella “stalla” in lamiera filtrava poca luce e i veterinari, dalle prime risultanze, avrebbero appurato che i cavallini non venivano praticamente mai portati al di fuori dei loro box. In realtà i box erano solo tre per sette equini e il pavimento, una gettata di cemento, era irriconoscibile, tanto era ricoperta dalle stesse feci dei malcapitati animali. In più gli equini erano sormontati da un assito di legno che ospitava, poco sopra le loro teste, dei conigli le cui deiezioni, quasi mai asportate, finivano praticamente in testa ai quadrupedi. Senza parlare dei quattro cani, tenuti alla catena nell’angusto corridoio della struttura in lamiera.
Al titolare, che fortunatamente non pare avere un’attività commerciale di nessun tipo legata a questi animali, è stato chiesto, appurata l’incompatibilità tra una dignitosa esistenza e la permanenza in quel luogo, se avesse un altro appezzamento dove poter trasferire le povere bestie. Alla risposta negativa, è stata coinvolta l’associazione “Progetto Islander” che collabora con le autorità (Polizia, Carabinieri, Asl, Finanza, Guardie Ecozoofile) nei casi di sequestri per reati di maltrattamento con la nomina di custode giudiziario. E proprio come custode giudiziario i cavallini sono stati consegnati a questa associazione in modo che possano, almeno temporaneamente, riprendersi da una vita descrittaci come “di segregazione e sporcizia”.
Non è stato comunicato, dai Carabinieri Forestali da noi interpellati, se il proprietario sia stato denunciato, come pare però probabile, ai sensi dell’articolo 544-ter del codice penale. La legge prevede pene “per chi, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale, lo sottopone a sevizie o lo costringe a fatiche o lavori insopportabili per le sue caratteristiche”. Non sembra essere stato questo il caso di specie. Ma lo stesso articolo recita anche che si può essere denunciati per “condizioni di vita che causino sofferenza all’animale, come la detenzione in spazi angusti, la mancanza di luce naturale, la privazione di cure veterinarie”. Se sarà questa la fattispecie imputabile al proprietario, lo stesso rischierà la reclusione da tre mesi a un anno o la multa da 3.000 a 15.000 euro.
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