Cent’anni di strada, cent’anni di legami: Perledo ed Esino celebrano la carrozzabile del 1925

Asfaltata negli anni Sessanta e prolungata fino alla Valsassina, ora sotto la gestione di Anas, la strada ha trasformato il destino di Esino

Perledo

Un secolo fa, nel 1925, veniva inaugurata la strada carrozzabile che avrebbe unito Perledo ed Esino, segnando una svolta fondamentale per la vita e lo sviluppo delle due comunità. Oggi, a distanza di cent’anni, quella via non è solo un collegamento fisico: è simbolo di identità condivisa, di progresso e di speranza per il futuro.

Asfaltata negli anni Sessanta e prolungata fino alla Valsassina, ora sotto la gestione di ANAS, la strada ha trasformato il destino di Esino. «Ha riportato il paese sulla via del lago – ricorda Carlo Maria Pensa, sindaco di Esino dal 1980 al 1990 – e ha rappresentato molto più di un’infrastruttura: ha ricucito i rapporti con le comunità vicine, rendendo la Val d’Esino meno isolata e inserendola in un percorso tra i più panoramici della zona».

Negli anni del boom economico, quella strada ha garantito sviluppo e opportunità, ed è ancora oggi cruciale per affrontare le nuove sfide. Lo sottolinea anche il sindaco di Perledo, Fabio Festorazzi: «In passato ha permesso il transito tra i due paesi, oggi deve unire le persone. Stiamo vivendo un lento spopolamento, evidente soprattutto a Perledo ma che comincia a toccare anche Esino. Per questo è fondamentale rafforzare la collaborazione tra le comunità: non parlo di fusione, ma di un’alleanza solida e duratura».

La celebrazione non si limita a onorare il passato, ma guarda con decisione al futuro. Pietro Pensa, attuale sindaco di Esino, ha voluto coinvolgere le nuove generazioni con un gesto simbolico: «Questi 100 anni devono ricordarci che il futuro esiste ed è nelle mani dei ragazzi. Abbiamo affidato loro una capsula del tempo – un barilotto sigillato – per custodire i loro disegni che hanno portato alla realizzazione della nuova piazza del paese oltre che immagini e testimonianze dei loro primi anni di vita. Li ritroveranno i nuovi esinesi tra cento anni, quando toccherà a loro festeggiare il traguardo delle opere che sono state realizzate in questi anni».

Alla cerimonia erano presenti il consigliere regionale Giacomo Zamperini, che ha esortato a migliorare ancora l’accessibilità alla strada, il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari, Maria Grazia Nasazzi della Fondazione Comunitaria del Lecchese e il prefetto di Lecco Paolo Ponta, alla sua prima uscita ufficiale. «Sono orgoglioso – ha dichiarato – di partecipare a una ricorrenza così sentita, in due comunità vive, capaci di guardare avanti con forza, grazie all’impegno civico di chi le anima e le guida».

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