La Croce Rossa di Tirano festeggia i suoi primi 40 anni

Una lunga storia di solidarietà minata dalla carenza di volontari

Tirano

«Quarant’anni che sono stati un lampo da un certo punto di vista, perché sono passati velocemente, e quarant’anni anche di impegno». Così Mario Nino Negri, presidente del Comitato provinciale di Sondrio della Croce Rossa Italiana commenta il compleanno che la postazione Cri di Tirano ha festeggiato, nella giornata e serata di sabato, con una manifestazione che ha coinvolto centinaia di persone fra la parte in piazza a Tirano con dimostrazioni e simulazioni e la parte conviviale alla sera al polifunzionale di Villa di Tirano. Quarant’anni di impegno, si diceva, poiché «non ci sono solo i trasporti di emergenza, ma anche l’aiuto come durante le alluvioni dell’87 e a Tresenda, il presidio in ogni momento di necessità, la messa a disposizione della popolazione e delle istituzioni – racconta Negri –. Intorno a Tirano originariamente gravitavano più di 150 volontari; quella abduana era una postazione molto ricca e i dipendenti erano pochi. Oggi, con il cambio delle specifiche tecniche richieste, sono aumentati i dipendenti perché operiamo come pronto soccorso in collaborazione con Areu, quindi la qualità deve essere molto alta. Pertanto abbiamo un gruppo di otto dipendenti, più i dipendenti di Sondrio che intervengono secondo le programmazioni. I volontari effettivi che operano sul campo sono rimasti, purtroppo, quindici; una carenza di volontari che si ripercuote in tutte le organizzazioni, anche in Croce Rossa, mentre sono più stabili quelli che operano come servizio sociale, che aiutano le persone nei trasporti, dimissioni, assistenza con screening mobili. Come detto le qualifiche richieste oggi sono alte; l’autista deve avere una patente specifica per mezzi di emergenza, il soccorritore è diviso in due livelli, lo stesso allestimento degli automezzi è molto sofisticato e all’avanguardia». Detto questo, Negri ricorda che si sta cercando personale da assumere che entrerebbe nell’organico della Cri a livello provinciale e sulle postazioni da Ardenno a Livigno (mentre la consorella è responsabile nella Bassa Valle e Valchiavenna). E si cercano anche volontari seppure il percorso sia lungo e impegnativo, perché la differenza sta proprio nelle competenze e nella qualificazione. E i cittadini che hanno preso parte alla giornata a Tirano hanno potuto rendersi conto, in prima persona, della preparazione del comitato tiranese della Cri che ha portato qualche esempio di quanto viene fatto sul territorio e per la popolazione con uno stand molto ampio allestito in piazza Marinoni, sul passaggio delle persone, cittadini e turisti. Poi verso sera ci si è spostati al centro polifunzionale di Villa di Tirano per la cena allietata da canzoni degli anni ’70 e ’80 con il gruppo Music & Friends. «La cena con circa 70 partecipanti ci ha concesso di conferire un riconoscimento ai volontari che hanno donato tempo a partire dal 1985 – conclude Negri –. Il sindaco di Villa di Tirano, Franco Marantelli, ha speso delle parole di riconoscenza per tutte le attività svolte dalla Cri per la popolazione nei momenti delle calamità e del bisogno».

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