
Omicidio di Poggiridenti, la moglie uccisa dopo avere riaccolto in casa il marito
già allontanato per maltrattamenti
E’ in stato di fermo di polizia giudiziaria Mohamed Rebami, 64 anni, marocchino residente a Poggiridenti, accusato dell’omicidio della moglie 75enne Emilia Nobili, insegnante in pensione con cui era sposato da molti anni. L’uomo già in passato era stato arrestato per maltrattamenti familiari
Poggiridenti
Ha ucciso a coltellate la moglie, poi si è messo in macchina ed è andato a Lecco. Lì, quasi 24 ore dopo, i carabinieri in servizio di perlustrazione in città lo hanno fermato e lui ha confessato l’omicidio. E’ in stato di fermo di polizia giudiziaria Mohamed Rebami, 64 anni, marocchino residente a Poggiridenti, accusato dell’omicidio della moglie 75enne Emilia Nobili, insegnante in pensione con cui era sposato da molti anni. L’uomo già in passato era stato arrestato per maltrattamenti familiari
Dopo la confessione, i carabinieri lecchesi hanno allertato i colleghi della Compagnia di Sondrio che, giunti nell’abitazione dei coniugi a Poggiridenti, nella parte alta del paese, in contrada Nobili, hanno trovato il corpo senza vita della donna, uccisa probabilmente nella serata di giovedì.
La donna, insegnante di Lettere al liceo classico, ora in pensione, molto conosciuta e apprezzata, aveva deciso di riaccogliere in casa il marito, cristiano convertito, nonostante le preoccupazioni dei familiari e in particolare del figlio della coppia per i ripetuti episodi di violenza di cui la 75enne era stata vittima. Aveva ritirato l’ultima denuncia presentata, circa un mese fa, e aveva riaperto la porta di casa al suo carnefice, preoccupata, sembrerebbe, del fatto che lui non avesse un posto dove stare. Il sindaco di Poggiridenti, Giovanni Piasini, si dice sconcertato: «Non ho parole, siamo addolorati» afferma.
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