San Nicolò, settimana di “vita comune”
per i diciottenni in oratorio

L’oratorio lecchese diventa casa per i giovani: una settimana tra preghiera, servizio e testimonianze per imparare a scegliere e a servire

Lecco

Si chiama «vita comune» ed è un’esperienza, dedicata ai diciottenni della parrocchia di San Nicolò, promossa da don Marco Della Corna, responsabile della pastorale giovanile, che mette davanti a sé stessi i giovani. L’iniziativa «vita comune», infatti, è dedicata ai diciottenni (di quarta-quinta superiore) all’inizio dell’anno pastorale: una settimana (dalla domenica sera al venerdì pomeriggio) in cui l’oratorio diventa casa, aula studio, refettorio, camerata notturna. Si dorme e si cucina in oratorio, si vive in fraternità con attività di testimonianza, servizio, preghiera, condivisione e gioco. L’obiettivo è far sperimentare la vita insieme, tipica di quell’età, con un ritmo quotidiano che include preghiera mattutina, colazione condivisa e preghiera serale in cappellina. Insomma, un modo per crescere. Il tema annuale è «Ho scelto di servire...».

Don Marco è molto chiaro in merito: «Il percorso propone testimonianze di persone che hanno fatto del proprio vissuto un servizio, sia in esperienze concrete sia in scelte di stato di vita o vocazionali. Il tema intende provocare i ragazzi a “scegliere” e a “servire”: imparare a decidere in un’età in cui la scelta è difficile, e comprendere il valore dell’utilità e del non sprecare questa fase della vita orientata a decisioni future più grandi». In due settimane, si suddividono gli spazi due gruppi per circa 35 ragazzi in totale. «Per gestire la partecipazione di circa 35 giovani – spiega don Marco – l’esperienza è stata duplicata in due settimane, con gruppi da 15-20 persone l’uno. Un gruppo ha chiuso l’esperienza venerdì scorso, l’altro ha iniziato questa domenica 16 novembre. Gli educatori ordinari del cammino sono presenti e pernottano con i ragazzi; è presente anche don Francesco Pellegrino, nuovo sacerdote che quest’anno si è inserito nell’ambito degli oratori della Comunità pastorale di San Giovanni Rancio e Laorca. Un gruppo allargato, dunque, il nostro».

Alcuni incontri sono aperti anche ai diciottenni che non vivono la settimana di vita comune, per mantenere coesione e significatività dell’esperienza all’interno di tutto il gruppo più «allargato». Martedì sera è intervenuta l’associazione Clown Vip Brianza Doc Odv, che pratica clownterapia portando leggerezza e sorriso in contesti difficili (bambini, anziani, malati temporanei e terminali). Hanno presentato la loro missione e coinvolto i ragazzi in momenti di animazione, mostrando come il servizio possa incarnarsi in gesti semplici ma profondi. C’è stato anche un momento di preghiera in cammino a San Martino di Valmadrera. «Mercoledì sera – spiega ancora il responsabile della pastorale giovanile – il gruppo ha fatto una “preghiera in cammino” raggiungendo la chiesetta del santuario di San Martino a Valmadrera. L’esperienza ha unito dimensione spirituale e corporeità del cammino, favorendo la riflessione comunitaria. E poi abbiamo fatto una pizzata a Monza, da Pizza Aut: giovedì i ragazzi sono andati a Monza da “Pizza Aut”, vivendo sia il momento conviviale sia l’ascolto di una testimonianza sul senso del progetto e le sue origini». E ora sotto a chi tocca per il secondo turno di questa vera e propria esperienza di vita, sociale e religiosa.

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