
Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 17 Maggio 2025
Tirano, posata la pietra d’inciampo in ricordo di Camillo Lorenzo Svanosio
La pietra è stata portata in corteo dalla scolaresca, insieme a cittadinanza, autorità civili, militari e religiose dagli studenti dell’Istituto Pinchetti fino alla frazione di Madonna di Tirano dove è stata posata
Tirano
«Non per cadere, ma per seminare». È la frase che gli studenti dell’istituto Pinchetti di Tirano hanno inciso sul cofanetto di legno che, questa mattina, ha accompagnato la pietra d’inciampo in ricordo di Camillo Lorenzo Svanosio portata in corteo dalla scolaresca, insieme a cittadinanza, autorità civili, militari e religiose dall’aula magna del Pinchetti fino alla frazione di Madonna di Tirano dove è stata posata.
In apertura il sindaco del Comune di Tirano, Stefania Stoppani ha detto: «Il ruolo del Comune oggi è piccolo piccolo, perché i veri protagonisti sono la scuola e l’associazione Argonaute. Quello che vivremo è un momento atteso, di grande intensità emotiva e commozione. Dietro questo gesto c’è tanta storia e concludiamo un percorso partito da lontano».
Il silenzio rispettoso che ha avvolto la cerimonia in via Rasica ha mostrato come queste parole non fossero solo di circostanza. E rendere ancora più partecipi i presenti – oltre agli studenti del Pinchetti, anche alcune classi delle scuole secondarie di primo grado di Tirano e di Villa di Tirano – l’esibizione di due studenti del liceo Musicale del Pinchetti che hanno portato alcuni brani ebraici frutto della ricerca che la scuola sta portando avanti da alcuni anni.
«Lo spirito della musica è uno spirito di memoria – ha detto il docente Simone Evangelisti -. La scuola Pinchetti si impegna a fare in modo che la pietra della memoria sia viva attraverso la musica dei ragazzi». E il “Silenzio” suonato alla tromba da un discendente di Svanosio ha aperto ufficialmente la posa della pietra davanti alla casa di Svanosio.

«Abbiamo aderito alla proposta della famiglia Svanosio e del Comune di Montagna di collaborare per questo momento che acquisisce così un valore ancora più alto, oltre al fatto che quelle di Montagna e Tirano sono le prime due pietre della provincia di Sondrio che è l’ultima provincia lombarda ad averle posate – ha detto l’assessore alla Cultura di Tirano, Isabella Ciapponi Landi -. E mi piace anche sottolineare un aspetto che rende questa cerimonia ancora più speciale. La prima pietra che è arrivata dalla Fondazione Demnig conteneva un errore di incisione. Allora, in accordo con la famiglia Svanosio, la “pietra imperfetta” è stata donata al Pinchetti affinché venga custodita nell’aula di storia e possa essere osservata, toccata in qualsiasi momento ed, essendo imperfetta, ancor più è capace di trasmettere quei messaggi cui Camillo Svanosio tiene molto: ricordare, imparare e non odiare. Perché nessuno di noi è perfetto».
La classe 5B Iami del Pinchetti, guidata dal professore Marco Holzknecht, ha costruito, dunque, il cofanetto in legno che, negli anni a venire, conserverà la pietra imperfetta. «La scritta “Non per cadere ma per seminare” significa che la pietra d’inciampo non deve favorire la caduta o la ricaduta sui mali e sugli errori del passato – ha spiegato la docente, Antonia Pozzi -. Al contrario l’abbiamo avvicinata al ciclo di vita del seme: un buco nel terreno, la semina, la cura della terra dove il seme viene ricevuto e la sua germinazione. Il nostro auspicio è, dunque, che questo sia seme della speranza e, in un futuro, di crescita. Un seme da coltivare sul terreno giovane e ricettivo dei nostri studenti». E, come ha detto la dirigente del Pinchetti, Rossana Russo, «oggi passato e futuro si stanno incrociando».
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