Verceia, autovelox: «Il Comune ha torto, illegittima la multa all’automobilista»

Lo hanno decretato due gradi di giudizio su cui ha messo l’ultima parola la Cassazione. L’associazione “Miglior tutela” esulta, mentre il sindaco Della Bitta difende la bontà dei controlli

Verceia

È da tempo che l’autovelox di Verceia, posizionato sulla statale 36 dello Spluga, è osservato speciale da parte di “Migliore tutela”, associazione nazionale dei consumatori e delle micro imprese, che ha in Franco Esposito, già ispettore di Polizia giudiziaria in Tribunale a Sondrio, il suo referente provinciale.

La Cassazione

E ieri, il sodalizio ha informato che «la Corte di Cassazione, nella decisione assunta martedì - è scritto -, ha decretato l’estinzione del giudizio in essere fra un automobilista multato con autovelox a Verceia e il Comune di cui si tratta, ponendo così fine al contenzioso, e dando piena ragione all’automobilista e torto al Comune, condannato, tra l’altro, al pagamento delle spese processuali».

Una vicenda che risale al 2023 e trae origine da una presunta violazione del Codice della strada. All’automobilista, che si era rivolto a Franco Esposito, sapendo del suo interessamento al tema, era stata contestata una violazione per eccesso di velocità rilevata dalla polizia locale di Verceia con autovelox «non omologato e privo dei requisiti di legge - precisa Esposito - e quindi di contestazione illegittima si trattava».

L’automobilista, assistito da “Miglior tutela” e difeso dall’avvocato William Limuti del foro di Sondrio, ha presentato un primo ricorso al giudice di pace di Sondrio e un secondo al Tribunale, sempre di Sondrio, e quest’ultimo ha riconosciuto l’illegittimità della sanzione.

«Il Comune di Verceia, a quel punto - scrive Migliore Tutela -, guidato allora da Flavio Oregioni, annunciò subito il ricorso in Cassazione, che, prima ancora di pronunciarsi, comunicò al Comune sia l’infondatezza del ricorso sia l’inammissibilità. A quel punto il Comune fece marcia indietro rinunciando di fatto al proprio ricorso».

Ora, con la pronuncia di martedì della Cassazione, si pone una pietra tombale sul contenzioso a dimostrazione di come «Migliore tutela - precisa Franco Esposito - abbia sempre agito con trasparenza e determinazione, con attenzione alla sicurezza stradale, ma ribadendo in ogni luogo il massimo rispetto della legalità. In più occasioni e da anni la nostra associazione ha acceso un faro sul caso di Verceia arrivando, nel maggio dello scorso anno, a raccogliere numerose richieste con l’obiettivo di giungere ad un’azione collettiva. Nei giorni scorsi, poi, e più precisamente il 24 aprile, il giudice di pace di Sondrio ha di nuovo dato ragione a due automobilisti colpiti da una sanzione per eccesso di velocità rilevata con autovelox a Verceia e, ora, non si esclude un’azione verso la Corte dei Conti per un possibile se non probabile danno all’erario».

Il sindaco Della Bitta

Dal canto suo, Alessio Della Bitta, attuale sindaco di Verceia, rileva come «i dati dimostrino la bontà dell’azione del Comune, mai orientato a far cassa, ma a garantire la sicurezza di pedoni e fruitori della strada - dice -. Basti dire che lo scorso anno l’autovelox è stato acceso solo una volta e che la sua azione deterrente ha prodotto un calo delle velocità medie, aumentate, invece, di parecchio, negli ultimi mesi. E credo che i tre gravi incidenti sulla tratta delle ultime settimane la dicano lunga sulla fondatezza delle nostre preoccupazioni. Noi continueremo a controllare con i nostri agenti insieme alle forze dell’ordine e rimaniamo in attesa di novità a livello ministeriale, perché sappiamo che a livello governativo c’è molta attenzione al tema della sicurezza sulla strada».

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