Auser, inaugurati due nuovi mezzi a Calolziocorte. Più servizi per la Valle San Martino

L’associazione ha incrementato la flotta di mezzi e ampliato i servizi, con un occhio di riguardo ai caregiver e all’utilizzo della tecnologia.

Calolziocorte

Grazie a 56 imprenditori del territorio, l’Auser ha potuto potenziare la flotta di mezzi a disposizione, saliti da tre a cinque.

Questa mattina, in Villa de Ponti, alla presenza dei sindaci della Valle San Martino, il presidente Claudio Dossi ha ringraziato tutti quelli che hanno contribuito e sottolineato quanto siano importanti i servizi sempre più numerosi che l’associazione eroga sul territorio.

Non solo trasporti in ospedale o negli ambulatori, ma anche telefonate sociali e supporto ai caregiver, a volte bloccati in casa, anche per mesi, per aiutare i famigliari.

L’Auser di Calolziocorte, attiva da oltre dieci anni, ha risposto a numerosi bisogni della Valle San Martino e continua a rappresentare un punto di riferimento per molte persone, in particolare anziani soli o in difficoltà.

Il presidente Dossi ha snocciolato uno dopo l’altro i numeri che raccontano un impegno quotidiano. Otto volontari svolgono le telefonate solidali: in totale, nei primi dieci mesi del 2025, 2.200 dirette a 134 anziani, contattati due volte a settimana.

Nove volontari si occupano del servizio trasporto. Da gennaio a ottobre, hanno effettuato 2.050 interventi, con un incremento dell’8,9% rispetto al 2024. Una crescita che è costante, di anno in anno ormai da tempo.

Dalla scorsa settimana, l’Auser ha rivolto la sua attenzione anche ai caregiver, aprendo uno sportello di ascolto all’interno della casa della comunità in via di completamento.

«Oggigiorno – ha osservato Dossi – nel calolziese ci sono 26 mila persone over 65. Tra dieci anni, saranno 46 mila. Questo dato rende evidente la necessità di potenziare la rete di prossimità».

Una problematica che riguarda tutti, e non soltanto chi ha un anziano in famiglia. A cominciare, per esempio, dagli imprenditori. «Se un lavoratore ha un anziano malato a casa, ci pensa e quindi è distratto. Occorre che i lavoratori siano tranquilli. Per questo, bisogna aiutarli. Che cosa succederà se il numero degli anziani che hanno bisogno crescerà? Ci saranno più persone che chiederanno la 104 e i permessi».

Le conseguenze, insomma, ricadranno su tutti.

Un aiuto concreto può arrivare dall’utilizzo della tecnologia. «Per esempio – ha detto Dossi – facendovi ricorso per aiutare l’anziano che cade ed è solo in casa, oppure che ha bisogno di assistenza a distanza o, ancora, che un po’ smemorato si allontana dalla propria abitazione e non sa più ritornarci».

L’impegno e il grande lavoro svolto dall’Auser sul territorio è stato elogiato dai sindaci intervenuti durante la cerimonia, oltre che dai numerosi imprenditori che hanno sostenuto attivamente il progetto, sponsorizzando, come in passato, un’iniziativa di cui beneficeranno in tanti.

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