
Cronaca / Circondario
Lunedì 21 Luglio 2025
Calolzio, intrusioni nell’ex Asl. Il sindaco: «Colpa dell’immigrazione incontrollata»
Dopo lo scoppio che ha ferito una 22enne, le considerazioni del primo cittadino: «Non possiamo mettere un poliziotto in ogni stabile»
Calolzio
Ulteriori interventi per “blindare” l’ex edificio Asl di piazza Kennedy. Li ha confermati ieri il sindaco Marco Ghezzi, anche se il futuro della palazzina, in prospettiva, prevede il recupero con l’apertura di una futura struttura sanitaria. Per questo motivo, non dovrebbero essere lavori di particolare rilievo quelli che verranno realizzati dall’amministrazione per scongiurare accessi clandestini all’interno, come accaduto invece negli ultimi tempi con un gruppo di sbandati. Una di questi, una ragazza di soli 22 anni priva di documenti che, secondo quanto riferito, non ha voluto fornire le proprie generalità alle forze dell’ordine, è rimasta gravemente ferita sabato sera, dopo uno scoppio avvenuto all’interno dei locali ex Asl, che le ha procurato gravi ustioni. Un fatto che ripropone il tema della sicurezza degli immobili abbandonati, sia edifici pubblici che stabili industriali.
«È un fenomeno incontrollabile a monte – dichiara il sindaco Ghezzi –. Siamo già intervenuti blindando porte e ingressi. Hanno approfittato di un varco e sono riusciti a forzare una tapparella. Ora cercheremo di serrare bene anche le tapparelle e le finestre, e di chiudere ogni possibile via di accesso. Certo è che l’ex Asl tornerà a vivere, ma nel frattempo non possiamo arginare la situazione. Non possiamo mettere un poliziotto in ogni stabile».
La responsabilità di questa situazione, secondo Ghezzi, è da attribuire “a un’immigrazione incontrollata” che, “finita l’onda emotiva dell’arrivo dei barconi”, poi avrebbe pesanti ripercussioni sociali, con molti emarginati di cui “ci si dimentica in fretta” e che “finiscono allo sbando”. Stando a quanto ricostruito, la ragazza ferita sarebbe entrata nella struttura abbandonata di piazza Fratelli Kennedy in compagnia di altre persone, violando i sigilli posti proprio dal Comune. L’esplosione è avvenuta attorno alle 20:40, per cause ancora da chiarire. Durante un sopralluogo, i vigili del fuoco hanno trovato una bottiglia di alcol che potrebbe aver innescato lo scoppio. La giovane ferita sarebbe stata sola. Le persone che si erano introdotte nello stabile con lei sarebbero scappate prima dell’arrivo dei soccorsi, abbandonandola. Nella stessa sera, tre ore dopo circa, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in via Galli per le fiamme divampate all’interno di un negozio adibito a money transfer. Secondo quanto riferito, a quell’ora, nonostante la chiusura, c’erano dei ragazzi che stavano preparando un caffè. All’interno è stata trovata una bombola di gas molto voluminosa. Il fatto, fortunatamente, non ha avuto le stesse gravi conseguenze di piazza Kennedy
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