
Cronaca / Circondario
Domenica 19 Ottobre 2025
Calolziocorte, Avis celebra 60 anni: premiati i donatori benemeriti
Il parroco e il sindaco hanno elogiato l’importanza del volontariato. Premiati i donatori e ricordati i fondatori, con lo sguardo rivolto al futuro e ai giovani.
Calolziocorte
«Non si donano sangue, tempo, competenze se non si ha un cuore buono». Con queste parole, pronunciate durante l’omelia domenicale, il parroco don Antonio Vitali ha sottolineato quanto sia importante quello che fanno i volontari dell’Avis e di tutte le associazioni che operano sul territorio.
Concetto che ha ribadito anche il sindaco Marco Ghezzi, intervenuto insieme al collega di Erve Giancarlo Vitali, al sessantesimo di fondazione del gruppo. «Se l’Avis non ci fosse, così come altre associazioni, oggi sarebbe difficile avere sul territorio tutta una serie di servizi garantiti dai volontari. Forse verrebbero garantiti dallo Stato ma sarebbe tutto molto più difficile e burocratico. E in futuro, con l’invecchiamento della popolazione, quello che fate – ha concluso rivolto ai donatori – sarà sempre più importante».
È toccato al presidente Lionello Cattaneo tirare un bilancio delle tante attività svolte nel corso dell’anno dal gruppo. Prima di tutto, però, ha voluto ricordare chi, nel 1965, decise di staccarsi dalla sezione di Olginate e di fondarne un’altra a Calolziocorte, che dopo sessant’anni è più viva che mai.
Nei primi nove mesi dell’anno, gli avisini calolziesi hanno effettuato a Lecco 316 donazioni di sangue cui si aggiungono 65 donazioni di plasma. A Bergamo sono state effettuate 60 donazioni di sangue e 66 di plasma.
«Voglio ringraziare la costanza e l’impegno dimostrato da tutti e confido che il direttivo proseguirà il lavoro fatto sino ad oggi. Voglio ringraziare Roberta Galli, che ha ricoperto il ruolo di presidente per due mandati, in un momento tutt’altro che semplice». Cattaneo ha anche parlato delle sfide del futuro. «Occorrono nuove leve. Per questo portiamo avanti incontri nelle scuole, come abbiamo fatto anche quest’anno, perché in questo modo cerchiamo di diffondere il virus della solidarietà e del volontariato tra i giovani».
Giancarlo Valsecchi, sindaco di Erve, ha fatto cenno alle tante iniziative che il gruppo del suo paese, che si è fuso con quello di Calolziocorte, promuove, soprattutto d’estate, e si è detto fiero della scelta fatta anni fa.
La cerimonia si è conclusa con la premiazione agli avisini che hanno raggiunto i tradizionali traguardi. Oltre ai vari distintivi, ai volontari sono state regalate anche due bottiglie di birre artigianali, perché, ha spiegato Galli, il mastro birraio, così come i nostri centri trasfusionali, lavorano per ottenere un risultato ottimale.
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