
Cronaca / Circondario
Giovedì 24 Luglio 2025
Calolziocorte, l’addio commosso a Maria Assunta Cattaneo e Alessandro Giovenzana
In tanti ai funerali dei coniugi morti sulla statale 639. Molti i messaggi di cordoglio dalle istituzioni e dalle associazioni di volontariato.
Calolziocorte
«Una tragedia troppo grande e pesante che ha distrutto una famiglia e ferito gravemente la figlia Francesca. Tutti ci siamo chiesti perché sia successo, ma è inutile tentare di darsi spiegazioni. Chi crede si affida a Dio, per questo preghiamo per la figlia che si sta attaccando alla vita, certi che il Signore ha già accolto tra le sue braccia Maria Assunta e Alessandro».
Don Antonio Vitali, arciprete dell’unità pastorale, ha cercato parole di conforto per quanti ieri, giovedì, si sono riuniti nella chiesa di San Martino Vescovo per dire addio a Maria Assunta Cattaneo, storica dipendente del Comune di Calolzio, e al marito Alessandro Giovenzana, morti nel tragico incidente stradale avvenuto il 16 luglio lungo la ex statale 639 a Monte Marenzo, in località Levata. La loro vettura, pare senza controllo, si era schiantata contro un tir croato che aveva disperatamente cercato di evitare l’impatto. Per i due coniugi non c’era stato nulla da fare. La figlia Maria Francesca era stata estratta dai soccorritori e trasportata in elicottero all’ospedale di Bergamo, in condizioni gravissime.
Nella chiesa, ai piedi dell’altare, le due bare dei coniugi. Accanto alle salme, la foto di loro due sorridenti, scattata in occasione dell’incontro con Papa Francesco. A officiare le esequie insieme all’arciprete, c’erano don Valentino Ferrari, vicario dell’Unità pastorale, don Pietro Rondalli, ex parroco di Sala, don Ruggero Fabbris, parroco di Airuno, e i padri somaschi padre Luigi Soldelli e padre Fausto De Bernardi. Vicini ai parenti, tante persone che hanno conosciuto e amato Maria Assunta e Alessandro, a Calolzio, come ad Airuno, paese d’origine di Giovenzana, dove era molto attivo come volontario.
C’erano il sindaco Marco Ghezzi, il vice Aldo Valsecchi, la vicesindaco di Airuno, Adele Gatti, e l’ex primo cittadino Alessandro Milani.
«Siamo in tanti per affidare alle braccia e alla misericordia di Dio i nostri due fratelli. Di Maria Assunta e Alessandro ho sentito solo parole di stima e affetto. Ognuno dei due, con il proprio stile riservato, gentile e buono, è stato capace di farsi apprezzare da chi ha condiviso il servizio al lavoro e alla comunità a Sala come ad Airuno. Tutto con discrezione, senza far rumore. Non abbiamo bisogno di supereroi, ma di uomini e donne normalissimi che sappiano trovare il senso della vita nel Vangelo e nella carità per gli altri. Grazie per ciò che siete stati, per il bene che avete fatto. Il nostro è un grazie che diventa eucaristia». Quindi ha aggiunto: «L’eucaristia è il fulcro della vita dei credenti, ma anche la sofferenza di stare davanti a queste due bare si fa eucaristia, con tutte le domande che ci portiamo dentro, ma guardando la croce di Gesù sappiamo che nulla è perduto. La vita è un dono magnifico che ha come destino non il nulla ma l’eternità».
Parole toccanti sono arrivate dagli amici di Alessandro Giovenzana, gli ex compagni della terza C delle medie di Brivio, che si erano ritrovati di recente. La vicesindaco Adele Gatti ha portato il cordoglio e il grazie di tutta l’amministrazione comunale e della comunità di Airuno, per cui Giovenzana ha fatto davvero molto come volontario sia del piedibus che del Parco Anita, che l’uomo curava con amore. Il sindaco Ghezzi, colpito dalle parole di don Antonio, ha sottolineato l’impegno professionale della Cattaneo e il bene che i due coniugi facevano per il prossimo e ha espresso vicinanza alla famiglia.
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