
Cronaca / Circondario
Lunedì 20 Ottobre 2025
Lecco-Bergamo, il sindaco di Calolziocorte chiede di più sul terzo lotto
Marco Ghezzi accoglie con favore l’annuncio regionale, ma auspica un tavolo tecnico per valutare l’allargamento del tratto Calolziocorte-Cisano Bergamasco. Vuole evitare discussioni infinite.
Calolziocorte
La dichiarazione pubblica dell’assessore regionale Claudia Maria Terzi sull’avvio, nel 2026, della progettazione del terzo lotto della variante alla Lecco-Bergamo è stata accolta con soddisfazione dal sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi.
Un annuncio che, per il primo cittadino, rappresenta un passo avanti importante ma che ancora non basta. Infatti, il sindaco sottolinea la necessità di andare oltre e prevedere l’allargamento del tratto di 5 chilometri che collega Calolziocorte con Cisano Bergamasco, passando per Monte Marenzo.
«L’assessore regionale - ricorda - si era già impegnata in commissione a lavorare per arrivare alla progettazione del terzo lotto, che collega la zona di via Sassi con il ponte Cesare Cantù. Ora lo fa anche con una dichiarazione sui giornali che non possiamo che accogliere con piacere».
D’altra parte, la necessità di non fermarsi al solo tratto da Chiuso al Lavello è una convinzione bipartisan.
«Se questo impegno c’è - continua Ghezzi - allora occorre fare in modo che si crei un tavolo tecnico che possa studiare questo ulteriore tratto e valutare quale possa essere la soluzione migliore».
La sfida deve essere quella di «realizzare un tratto di strada il più possibile funzionale e che non danneggi il territorio, arrivando alla definizione di un progetto che possa andare bene a tutti».
Quello che Ghezzi vuole evitare è di ritrovarsi impantanato in una discussione infinita come sta accadendo per il tratto in parte già finanziato del lotto da Chiuso a via Sassi, che continua a sollevare dubbi. Dubbi che tuttavia l’assessore Terzi ha spazzato via, chiarendo una volta per tutte che, per il Pirellone, non ci sono alternative.
Calolziocorte e il Comitato per una diversa Lecco-Bergamo restano ancora in attesa della risposta del ministero alle Infrastrutture Matteo Salvini. Il sindaco, tuttavia, non si fa illusioni e confessa che non si attende una risposta diversa rispetto a quella già fornita dall’assessore Terzi, che ha bruciato sul tempo l’esponente del governo Meloni.
In attesa del definitivo via libera sul lotto Vercurago, ottenuta la promessa che si comincerà a ipotizzare il tracciato Lavello-ponte Cantù, Ghezzi va oltre, consapevole che per essere funzionale l’opera non può fermarsi al confine con Olginate. Per questo osserva che «quanto prima bisognerà pensare anche ad allargare la strada provinciale, che risulta piuttosto stretta, e che collega Calolziocorte con Monte Marenzo e Cisano Bergamasco. Lo spazio c’è. In questo modo, quando sarà ultimata, la nuova strada potrà arrivare alla variante di Cisano e da lì proseguire verso Bergamo. Anche se gli interventi dovessero essere realizzati un pezzettino alla volta, è importante impostare un progetto generale. Sicuramente vorranno anni ma - conclude - prima o poi si riuscirà ad ottenere un intervento complessivo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA