Vercurago, buono pasto invariato per gli studenti. Sconto se si torna al turno unico

Nonostante l’inflazione, il Comune di Vercurago ha deciso di non aumentare il costo del buono pasto scolastico per l’anno 2024-2025. La giunta guidata dal sindaco Roberto Maggi ha deliberato di assorbire l’incremento ISTAT dell’1,7%, stabilendo due listini in base all’eventuale conferma o meno del doppio turno in mensa.

Vercurago

Non aumenterà nonostante l’inflazione il buono pasto per gli studenti che frequentano la mensa della scuola primaria di Vercurago. Anzi, se il prossimo anno, in base al numero degli iscritti sarà sufficiente organizzare un solo turno al posto dei due dello scorso anno, il costo potrebbe addirittura diminuire.

È quanto stabilisce la delibera di giunta del sindaco Roberto Maggi che ha fissato le tariffe in vigore dal prossimo settembre.

Nella delibera, si spiega che, nonostante l’amministrazione comunale ha deciso di assorbire in toto l’aumento Istat dell’1,7%, per non gravare ulteriormente sulle famiglie.

La decisione è stata assunta anche perché l’introduzione del doppio turno in mensa lo scorso anno aveva comportato un costo aggiuntivo giornaliero di 24 euro per il Comune, che aveva giocoforza dovuto ritoccare dall’insù le tariffe.

Quest’anno, non essendo ancora chiaro se occorrerà confermare il doppio turno oppure sarà sufficiente un turno unico, nel momento in cui l’esecutivo si è trovato a dovere deliberare le tariffe del buono pasto, ha scelto di stabilire due listini. Nel caso del doppio turno, viene confermato quello in vigore nell’anno scolastico 2024-2025.

Le tariffe sono articolate in tre scaglioni Isee. Le famiglie con Isee fino a 5.000 euro (prima fascia) pagheranno 3,10 euro per buono pasto, ridotto a 2,40 euro per i fratelli. Chi rientra nella seconda fascia Isee (da 5.001 a 8.500 euro) dovrà versare 4,20 euro, con sconto a 3,60 euro per i fratelli. Le famiglie con Isee superiore a 8.501 euro (terza fascia) pagheranno 5,30 euro, ridotti a 4,70 euro per i fratelli. I non residenti sono tenuti al versamento di una tariffa fissa di 5,60 euro.

Qualora si dovesse tornare al turno unico, i costi risulterebbero inferiori di 0,20 euro per tutte le fasce: 2,90 euro per la prima fascia (2,30 euro per fratelli), 3,90 euro per la seconda (3,40 euro per fratelli), 5,00 euro per la terza (4,50 euro per fratelli) e 5,30 euro per i non residenti.

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