Perledo, boom di turisti: +14% di presenze, volano i francesi

La stagione turistica si chiude con quasi 80mila presenze. Aumentano le strutture ricettive, ma diminuisce la permanenza media.

Perledo

La stagione turistica si chiude in positivo a Perledo, con un incremento del 14% di pernottamenti, toccando i 79.477 tra gennaio e settembre contro i 69.948 dello stesso periodo dello scorso anno.

Ad amare la località di lago che vanta anche il castello di Vezio sono soprattutto gli americani, seppur qualcuno in meno rispetto all’estate 2024, i francesi che sono sempre più numerosi, ma anche tedeschi e inglesi.

«I dati parlano di un aumento delle presenze nelle strutture di circa il 14%. Un dato superiore all’incremento delle strutture stesse che hanno raggiunto il ragguardevole numero di 279, con un più 12% rispetto al 2024 – spiega il vicesindaco Mauro Gumina –. Ancora forte la presenza degli americani, 16,72%, contro circa il 20% del 2024. Balzo in avanti della Francia che supera con il 14,38% il 10,77% dello scorso anno; Germania e Regno Unito sono invece ferme rispettivamente al 12,33% e al 11,7%. Italia fanalino di coda, al 2,44%, chiaro segnale di un interesse turistico prevalentemente internazionale. Perledo è preferita come meta da famiglie o gruppi, solo nel 12% dei casi da single. Il pubblico è femminile nel 54% dei casi e di giovane età: il 35% ha un’età tra i 19 e i 33 anni. Per quanto riguarda la saturazione della domanda, i dati di Paytourist mostrano una tendenza alla destagionalizzazione, fenomeno solo parzialmente confermato da parte delle attività che denunciano un minore interesse nei primi mesi dell’anno a fronte, però, di un autunno decisamente più frequentato».

La permanenza media a Perledo si è però notevolmente ridotta nei periodi dell’anno e anche in relazione alla tipologia di struttura, passando dalle 3,49 notti del 2024 alle 3,27 notti del 2025.

Inizialmente gli addetti ai lavori avevano previsto un calo dei soggiorni a causa della chiusura della linea ferroviaria da Lecco a Sondrio per tre mesi, da metà giugno a metà settembre.

«Con l’imposta di soggiorno – spiega il vicesindaco Mauro Gumina – abbiamo potenziato il servizio di trasporto turistico, i contributi alle associazioni per l’organizzazione di eventi, la pulizia e la cura delle zone più frequentate del territorio e la copertura dei costi delle infrastrutture informatiche a supporto del turista».

Ad oggi a Perledo sono presenti 279 strutture attive, per un totale di 1.369 posti letto, suddivise in 5 affittacamere; 70 alloggi destinati ad affitto breve; 2 strutture agrituristiche; un albergo diffuso; 7 bed and breakfast; 191 case e appartamenti per vacanza; una foresteria; un hotel e una locanda.

I dati sono stati presentati in una serata pubblica che però ha avuto «la nota dolente della scarsa partecipazione – aggiunge il sindaco Fabio Festorazzi –. E non mi riferisco solamente agli intervenuti a questa serata. Molto spesso la gestione delle case vacanza si riduce solamente alla riscossione del profitto, mentre sarebbe fondamentale investire in qualità e in promozione dei servizi a disposizione per il turista e che potrebbero rendere migliore la sua permanenza a Perledo». P. San.

© RIPRODUZIONE RISERVATA