Ss36, chiude un tunnel della galleria Monte Piazzo: lavori fino a novembre

Da martedì 16 settembre si apre una nuova fase del cantiere Anas da 55 milioni: chiuso il tunnel tra Colico e Dervio. Nell’altra canna istituite le due corsie, una in direzione Milano e l’altra verso la Valtellina

Lecco

Da martedì 16 settembre una delle due canne della galleria Monte Piazzo, situata lungo la SS36 tra Colico e Dervio e lunga circa 2,5 chilometri, sarà chiusa al traffico. Di conseguenza, nell’altra canna sarà istituita una corsia di marcia in direzione sud, cioè verso Milano, e una in direzione nord, cioè verso la Valtellina. Il provvedimento rimarrà in vigore almeno fino alla fine di novembre.

Si tratta della nuova fase del cantiere da oltre 55 milioni di euro per il consolidamento e la messa in sicurezza del viadotto portato avanti nell’ultimo anno da Anas in vista dei Giochi olimpici di Milano–Cortina. Il provvedimento è inevitabilmente destinato a creare disagi a una viabilità che, peraltro, giusto il giorno prima sarà stata liberata dalla pressione delle decine di bus che hanno sostituito il servizio ferroviario durante i lavori di riqualificazione della rete, ormai prossimi alla conclusione.

Sullo sfondo rimane poi la questione, ben più complessa, del futuro di quel viadotto costruito su un’area particolarmente delicata dal punto di vista idrogeologico. La stessa Anas ha già dichiarato pubblicamente che, nonostante i lavori di consolidamento, la Monte Piazzo ha una vita utile di circa 15 anni e pertanto sarà necessario studiare un’altra soluzione per evitare che nel prossimo futuro la Valtellina resti isolata.

A partire da metà ottobre all’intervento sulla galleria tra Colico e Dervio si affiancherà un altro cantiere strategico: il potenziamento dei sistemi di protezione idraulica dell’attraversamento sotto la città di Lecco. Nella mente di tanti cittadini è ancora fresco il ricordo di quanto accaduto nell’ottobre 2024: un pesante allagamento aveva determinato la chiusura per due giorni dell’attraversamento, paralizzando completamente la viabilità nel capoluogo e nei comuni limitrofi. Per ore centinaia di automobilisti erano rimasti bloccati in coda.

In seguito, era emerso che a provocare l’importante fuoriuscita d’acqua era stato un innalzamento della falda presente nelle vicinanze della galleria, a sua volta innescato dalle forti piogge dei giorni precedenti. L’acqua accumulatasi sui monti intorno alla città, infatti, era penetrata attraverso le rocce calcaree fino a raggiungere la valle. Ai Vigili del fuoco e ai tecnici di Anas erano servite diverse ore di lavoro per rendere di nuovo fruibile la galleria.

A seguito di quell’evento, Anas aveva sviluppato un progetto e raccolto le risorse per un intervento da due milioni di euro che dovrebbe durare tra le quattro e le sei settimane. Secondo quanto è dato sapere, ad oggi si prevede la chiusura di una corsia della carreggiata verso Sondrio per permettere l’inserimento di un nuovo sistema di vasche e pompe utili alla raccolta e allo smaltimento delle acque.

Anche in questo caso rimane in sospeso una questione più ampia: l’omologazione del tunnel al passaggio dei mezzi che trasportano infiammabili, richiesta a più riprese dal Comune di Lecco ma raggiungibile solo attraverso un investimento da 30–40 milioni di euro, secondo le stime.

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