
Sui bus a scrocco tra Lecco e Tirano: pochi biglietti e controlli assenti
Nonostante l’estate da record sul lago, calano le vendite dei biglietti sui bus sostitutivi. I controlli sono praticamente inesistenti
Lecco
Sui bus sostitutivi dei treni da Lecco a Tirano spesso si viaggia a scrocco. O meglio uno scrocco per così dire “autorizzato” perché i controlli sono ridotti al minimo, a volte inesistenti.
Nell’anno della grande affluenza turistica sul lago calano le vendite dei biglietti: tra giugno e metà luglio si parla del 25% in meno rispetto allo stesso periodo della scorsa estate, dato tutto da confermare, certo è che nelle rivendite la sensazione è quella di avere meno richieste di biglietti, anche se potrebbero esserci più viaggiatori che fanno il ticket on line.
Capita però, e sembrerebbe anche con buona frequenza che autisti e controllori chiudano un occhio e facciano salire tutti, tanto che sta passando il messaggio che si viaggia gratis un po’ come sulle navette turistiche nelle località di mare.
Uno smacco nei confronti di chi invece si comporta correttamente e paga il biglietto, come tutti dovrebbero fare. E se davvero fosse così a rimetterci sarebbero soprattutto gli addetti ai lavori, ovvero quei rivenditori che guadagnano una piccola percentuale sulle vendite e che a settembre si troveranno con i conti risicati, ma pure Trenord con un meno sugli incassi.
Una questione che pesa, e basta fermarsi un attimo alle aree di sosta dei pullman sostitutivi e chiedere quanti hanno fatto il biglietto per accorgersi di come siano ben pochi, anzi c’è chi sorride dicendo che è risaputo che siano bus gratuiti.
C’è poi chi fa il furbo, ma anche chi ormai ha capito che tanto sull’autobus si sale senza difficoltà, che nessuno resta a terra, visto che è pure capitato che ci siano stati viaggi al limite degli spazi, tutti pigiati.
Ma non solo: dopo il boom di viaggiatori nel mese di giugno con tanti problemi causati in particolare da gruppi di ragazzi che pur di riuscire a fermare i bus già al gran completo, lanciando sassi e bottiglie sui mezzi, il flusso dei viaggiatori è andato poco alla volta assottigliandosi. Resta comunque un continuo viavai soprattutto di turisti da e per Mandello, Varenna e le mete dell’alto lago. E restano sulla carta le promesse di posizionare delle pensiline all’altezza delle fermate così da offrire riparo dal sole ma anche dalla pioggia.
Meno viaggiatori ma molte più auto sulle strade, sulla provinciale 72 in particolare tra Abbadia e Colico, soprattutto nei fine settimana, considerati i disagi nel muoversi con i bus sostitutivi. Crescono intanto le richieste dei pendolari e delle amministrazioni locali per un potenziamento dei servizi sostitutivi e una migliore pianificazione dei lavori ferroviari, soprattutto nei periodi di massimo afflusso. Con l’arrivo di agosto e le ferie concentrate nella prima metà del mese, la pressione sulla statale 36 potrebbe ulteriormente aumentare, rendendo necessaria una gestione del traffico ancora più efficiente.
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