Asilo di Bonacina: nuova impresa entro ottobre

Il cantiere del nuovo nido comunale di Bonacina, finanziato con fondi Pnrr, si è fermato per la seconda volta. Entro fine settembre Comune e impresa firmeranno la rescissione: poi trenta giorni per trovare un nuovo operatore

Lecco

È Invitalia e non Invimit Sgr a gestire le gare d’appalto in Italia per la realizzazione degli asili nido finanziati con fondi Pnrr, compreso quello in corso di costruzione nel rione di Bonacina a Lecco. A precisarlo sono stati sia palazzo Bovara sia la stessa Invimit.

Una procedura, quella gestita da Invitalia, che – come dichiarato più volte dal sindaco Mauro Gattinoni – ha prodotto diversi problemi. Il cantiere per il nido di Bonacina è stato fermato per la seconda volta ed entro fine settembre il Comune e l’impresa incaricata firmeranno un atto di rescissione del contratto. A quel punto si aprirà una finestra di trenta giorni in cui gli uffici comunali potranno individuare una nuova impresa e assegnarle le risorse per portare a termine i lavori.

L’investimento complessivo per il nido di Bonacina è pari a 1,8 milioni di euro ed è finanziato con un contributo da un milione di euro del Pnrr. L’opera dovrà comunque essere conclusa e collaudata entro marzo 2026.

Attualmente i posti disponibili nei due nidi comunali, l’Arcobaleno a Pescarenico e l’Arca di Noè a San Giovanni, sono 136 e risultano tutti occupati. Nel 2021 l’amministrazione Gattinoni aveva incrementato di 15 unità la disponibilità, ma la lista d’attesa rimane molto lunga, con oltre un centinaio di richieste.

Il terzo asilo nido comunale sorgerà nell’area dell’ex primaria Filzi e potrà ospitare fino a 30 bambini. Al primo piano è previsto anche uno spazio con accesso separato destinato allo studio di un medico di medicina generale.

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