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Martedì 28 Ottobre 2025
Bike lane a Lecco, scontro in consiglio: «Non piacciono ai leghisti? Le ha introdotte Salvini»
L’assessore Zuffi e Ambientalmente difendono le corsie ciclabili tracciate di recente, ma piovono critiche per la loro sicurezza in particolare a ridosso dei parcheggi
Lecco
«Le bike lane sono state tracciate in piena coerenza con le modifiche al codice della strada introdotte lo scorso anno su proposta del ministro Salvini».
Durante l’ultimo consiglio comunale l’assessore alla Mobilità Renata Zuffi ha ribadito la posizione dell’amministrazione rispetto al dibattito in corso da giorni intorno alle corsie ciclabili tracciate nelle scorse settimane da Maggianico al centro cittadino passando per corso Carlo Alberto e corso Martiri. Sui social sono circolati diversi video, relativi soprattutto al fatto che queste corsie ciclabili sono state tracciate a ridosso dei parcheggi a bordo strada.
«In quello dei leghisti Carlo Piazza e Silvia Sardone – ha attaccato Stefano Villa di Ambientalmente – non solo si confondono le corsie ciclabili con le piste ciclabili ma di fatto si auspica che gli automobilisti infrangano l’articolo 157 del codice della strada, secondo cui è vietato aprire le porte di un veicolo o scendere dallo stesso senza assicurarsi prima che ciò non costituisca un pericolo o un intralcio per gli altri utenti della strada. La presenza delle bike lane costituisce un segnale in più per invitare gli automobilisti a prestare maggiore attenzione nel non compiere un’infrazione al codice della strada. Nel video, invece, si sostiene che le corsie ciclabili costituiscano un’agevolazione ad abbattere il ciclista. A questo punto perché non si chiede l’eliminazione dei semafori e delle strisce pedonali? Anche quelli, se non rispettati dagli automobilisti, costituiscono un pericolo».
Oltre a quelli di esponenti politici, però, sono circolati anche diversi video in cui a lamentarsi della scarsa sicurezza delle bike lane tracciate a ridosso dei parcheggi sono proprio alcuni amanti della bicicletta. «A prescindere dal comportamento più o meno corretto degli automobilisti, – ha sottolineato il meloniano Filippo Boscagli - la predisposizione di quelle corsie ciclabili è del tutto irragionevole. Vicino all’oratorio di Pescarenico c’è una fermata dell’autobus in cui quando il pullman parcheggia correttamente invade la corsia ciclabile. Se si voleva ridurre la carreggiata per far andare più lente le auto c’erano decine di altri modi per farlo».
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