Cronaca / Lecco città
Lunedì 27 Ottobre 2025
Canottieri Lecco, il presidente Cariboni si è dimesso. Decaduto anche il consiglio
Frattura insanabile per divergenze tra il presidente Cariboni e alcuni consiglieri. Votazioni in vista per il nuovo presidente e il nuovo consiglio direttivo.
Lecco
Da oggi la società sportiva più antica e prestigiosa del nostro territorio è senza presidente e senza consiglio direttivo. Dimissionario il primo, Marco Cariboni; automaticamente decaduto il secondo.
Il fatto: è il primo pomeriggio quando – anche all’esterno del sodalizio nato nel 1895 – comincia a circolare un comunicato interno destinato agli atleti della sezione canoa-canottaggio. Il seguente: «Cari atleti, cari genitori, vi informo che nella giornata di ieri il presidente (Cariboni, ndr), insieme ad alcuni consiglieri, ha rassegnato le proprie dimissioni, determinando di fatto la caduta del consiglio direttivo della Canottieri. In attesa delle nuove elezioni, che dovranno tenersi entro 60 giorni, tutte le attività gestionali e decisionali della società restano sospese. La riunione di mercoledì 29 alle 19 è comunque confermata, ma sarà un incontro riservato al confronto con lo staff tecnico. Vi invito caldamente a partecipare, perché sarà un’importante occasione per ascoltare Nicola Ripamonti, che ha iniziato a collaborare con noi da luglio, e confrontarvi con lui sul prosieguo della stagione agonistica. Non ricoprendo più la carica di consigliere, non sarò più la vostra responsabile di sezione, ma ci tengo a dirvi che è stato davvero bello condividere questo percorso insieme a voi: sono felice per tutto ciò che siamo riusciti a realizzare, a partire proprio dalla presenza di Nicola, che rappresenta un passo importante per le nostre sezioni. Auguro ogni bene a tutti voi e alla Canottieri. Grazie di cuore. Lucia (Micheli, ndr)».
L’ormai ex massimo dirigente del circolo remiero non ha rilasciato dichiarazioni. «Oggi, per correttezza nei confronti dei membri del consiglio direttivo non rilascio alcuna dichiarazione – ha detto via messaggio sms -; chiamatemi domani, dopo le 11, e spiego il tutto…». In assenza di dichiarazioni ufficiali, non resta che riportare le (attendibili) voci ufficiose che in parte spiegano le possibili motivazioni di una scelta così “netta”. Alla base della decisione dello storico presidente bluceleste, ci sarebbe stata una mancata unanimità in suo favore rispetto ad alcune votazioni relative a scelte di “carattere tecnico-organizzativo” attinenti la sezione canoa-canottaggio; la stessa che, dalla scomparsa prematura dello storico capo-allenatore Giovanni Lozza (più di due anni fa), è stata solo negli ultimi mesi oggetto di un profondo cambiamento, con l’ingaggio dell’ex nazionale di canoa Nicola Ripamonti come allenatore, ad affiancare l’altra storica trainer Luisa Gilardi. In sintesi: alcuni consiglieri avrebbero promosso istanze per un più radicale cambiamento della conduzione tecnica (con maggiori poteri a Ripamonti?), dall’altro il diniego di Cariboni ad andarvi incontro. Il contrasto avrebbe portato ad una frattura insanabile, alle dimissioni e al conseguente decadimento in blocco del consiglio direttivo. E ora? Si voterà presto per un nuovo presidente e un nuovo consiglio (entro 60 giorni). Con quali candidati (alle cariche di presidente e di consiglieri)? Si vedrà, ma rivedere in corsa lo stesso Cariboni per riottenere la presidenza non è affatto improbabile. Dirà lui domani mattina…
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