Castelli e Colombo contro la nuova Lega: «Pontida non è più casa nostra»

Gli ex leghisti Roberto Castelli e Giovanni Colombo criticano duramente la trasformazione del Carroccio: per loro il movimento ha perso ogni legame con autonomia e federalismo, abbracciando un’impostazione «centralista e assistenzialista»

Lecco

«Se fossero coerenti toglierebbero anche il nome Lega. È soltanto un modo per ingannare gli ingenui». Si percepisce soprattutto un sentimento di distacco nelle parole con cui Roberto Castelli commenta l’ultima edizione della tradizionale festa della Lega a Pontida. Eppure, per l’ex Ministro della Giustizia il pratone nella bergamasca è stato a lungo una «seconda casa».

«La Lega per Salvini premier – sottolinea Castelli – non ha più alcun legame con le battaglie sull’autonomia e il federalismo della vecchia Lega. È proprio un altro partito. Quest’edizione di Pontida ha sancito una deriva centralista e di destra già evidente da qualche anno. Vannacci rappresenta la “ciliegina sulla torta”. È un uomo di destra che legittimamente afferma principi di destra. Non gli interessa nulla dell’autonomia e del federalismo».

Anche la «Carta della Lombardia» presentata a Pontida dagli esponenti lombardi del Carroccio è un’iniziativa priva di significato per Castelli. «Romeo in Lombardia dice una cosa e poi a Roma ne fa un’altra – osserva l’ex Ministro –. In uno dei punti della Carta c’è scritto che bisogna favorire gli studenti lombardi. Pochi mesi fa, però, Romeo al Senato ha votato una riforma delle modalità di ingresso alla facoltà di Medicina che mantiene una graduatoria nazionale. Quest’elemento, come noto, favorisce gli studenti provenienti dal Meridione, dove i voti sono sempre più alti che al Nord. Dopodiché la Lega per me è un altro partito, possono dire e fare quello che vogliono».

L’opinione di Castelli è molto simile a quella di un altro ex leghista di peso come Giovanni Colombo. Eppure, al momento i due hanno intrapreso strade diverse: Castelli è promotore del Partito Popolare del Nord, mentre Colombo, assieme all’ex sindaco di Lecco Lorenzo Bodega, è il referente per il lecchese del movimento Patto per il Nord.

«Siamo concentrati – sottolinea Colombo – nel costruire un movimento che sta crescendo molto e con entusiasmo. Faccio fatica a giudicare in casa d’altri e non mi interessano le polemiche su quanta gente c’era a Pontida. Da ex militante del Carroccio e da persona che ha creduto molto nei valori fondanti del partito vedere e sentire quello che è stato detto sul pratone è imbarazzante. Nonostante fosse nata per fare l’esatto contrario, la Lega oggi è diventata un movimento centralista e assistenzialista. Pontida non è più casa nostra. Noi abbiamo intrapreso un altro percorso e il 15-16 novembre terremo il nostro primo congresso».

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