
Cronaca / Lecco città
Lunedì 14 Luglio 2025
Crollo della ruota, il collaudatore già coinvolto in altre vicende giudiziarie
È già coinvolto in altre vicende giudiziarie il collaudatore della ruota panoramica crollata il pomeriggio di sabato 21 giugno davanti al lago, fortunatamente senza provocare feriti
Lecco
È già coinvolto in altre vicende giudiziarie il collaudatore della ruota panoramica crollata il pomeriggio di sabato 21 giugno davanti al lago, fortunatamente senza provocare feriti. Il nome di Graziano Minero, ingegnere di Biella, indagato dalla procura di Lecco assieme alla proprietaria dell’impianto abbattutosi sotto i colpi del vento in riva Martiri delle Foibe, Antonella Musso, compare in un’inchiesta relativa a un presunto giro di mazzette versate da giostrai per ottenere false certificazioni in Piemonte. Lo stesso è attualmente sotto processo con l’accusa di omicidio colposo, assieme ad altri imputati, in relazione alla tragica fine di Ludovica Visciglio, ragazzina di 15 anni morta durante un giro su un Tagadà, un’attrazione montata in un parco divertimenti in provincia di Novara e posizionata troppo vicino a degli alberi. Proprio contro una pianta andò a sbattere la testa la ragazzina, che quel giorno, il 12 marzo 2022, festeggiava il compleanno.
Nei giorni scorsi i consulenti tecnici d’ufficio nominati dalla procura lecchese, Umberto Bardazza e Pierangelo Adinolfi, si sono presentati nell’area posta sotto sequestro per i rilievi del caso. Stando a quanto emerso, particolare attenzione sarebbe stata riservata agli ancoraggi della struttura alta oltre metri e in grado di accogliere un centinaio di persone.
Il consigliere di minoranza Corrado Valsecchi ha chiesto l’accesso alle pratiche depositate in Comune: «Solo grazie al gestore si è evitato il peggio – ha dichiarato in merito ai fatti di giugno – Occorre capire come, pur in presenza di una relazione di collaudo che esamina tutti gli aspetti della ruota e del suo posizionamento, questa abbia potuto cadere con raffiche di vento sicuramente violente, ma che su quel tratto di lago periodicamente si manifestano». Questo è anche il punto su cui ruota il lavoro degli inquirenti, a palazzo di giustizia di corso Promessi Sposi. L’intensità e la rapidità dello sviluppo dei fenomeni atmosferici, come accaduto con le folate del 21 giugno, hanno sicuramente giocato un ruolo nel crollo. Ma questa circostanza non può escludere a priori che ci siano state delle responsabilità.
Resta quindi da chiarire se la caduta sia maturata come conseguenza inevitabile delle condizioni meteorologiche del momento o se ci siano state delle carenze tecniche, per esempio, sul piano della stabilità della struttura o proprio sulla validità del sistema di ancoraggio. L’iscrizione nel registro degli indagati della proprietaria e del tecnico rappresenta, va sottolineato, un atto dovuto, che consente loro di nominare dei consulenti di parte. Un atto di garanzia, dunque, in attesa di chiarire eventuali responsabilità penali sull’accaduto.
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