Frana Lecco - Bellagio, la Lariana verso la riapertura: atteso il via libera

Dovrebbe riaprire domani la strada Lariana, chiusa dalle prime ore di ieri per una frana che ha ostruito la carreggiata. Dopo gli interventi di messa in sicurezza e le verifiche dei tecnici, è atteso ora il nulla osta al ripristino della viabilità. Pesanti i disagi nelle ultime ore per residenti e turisti, con deviazioni obbligate lungo la Valbrona e ritardi sui bus.

Lecco - Bellagio

Dovrebbe riaprire domani la strada Lariana, chiusa dalle 3 di ieri mattina quando in zona Moregallo, poco dopo l’uscita dalla galleria in territorio di Mandello, dalla parete a monte si sono staccati sassi e terra. Una colata di materiale che ha invaso l’intera carreggiata bloccando il transito in entrambe le direzioni. Chiusa la Lariana è stato caos viabilistico considerata la già avviata stagione turistica.

Sul posto i vigili del fuoco di Lecco, i tecnici dell’Amministrazione provinciale e del Comune. Ieri mattina sono iniziate subito le operazioni di pulizia con il taglio degli alberi pericolanti che rischiavano di finire sulla strada e la pulizia del fronte. Di mezzo si è messo il maltempo con altre piogge che hanno rallentato le operazioni. Fatte le ispezioni di verifica con i tecnici rocciatori, in mattinata dovrebbe arrivare il via libera alla riapertura. Nel frattempo chi arriva da Bellagio e Oliveto Lario e deve raggiungere Lecco, si trova costretto a percorrere la strada della Valbrona, salendo da Onno, arrivando ad Asso e poi scendendo verso Eupilio, per imboccare la strada verso il capoluogo.

Lo stesso chi da Lecco deve andare a Oliveto. Resta l’alternativa dei traghetti da Bellagio verso Varenna e da lì a Lecco. Ieri sono state parecchie le ripercussione anche sulla circolazione dei bus, deviati lungo la Valbrona, con ritardi dovuti ai più chilometri da percorrere. Fortunatamente al momento dello smottamento non passava nessuno e non ci sono danni a mezzi o persone.

Un territorio fragile quello della costiera degli ulivi, a gennaio la frazione di Onno di oliveto era rimasta tagliata in due a causa dello smottamento lungo la provinciale 46, con un distacco di materiale dal muro del residence Cosmopolitan in territorio di Valbrona. La frazione di Onno era stata quella a pagare le maggiori difficoltà, in quanto la località San Giorgio dove ci sono varie abitazioni e l’omonima Rsa erano rimasta isolate dal resto del paese. Già nel 2023 la provinciale 46 Onno era rimasta chiusa per cinquanta giorni, dopo la frana caduta nella mattinata del 24 aprile, con dei grossi sassi che dalla parete a monte si erano staccati finendo sulla strada.

Negli ultimi decenni sul fronte di Onno è stato un susseguirsi di smottamenti, poi negli ultimi tempi l’Amministrazione provinciale è intervenuta con un lavoro di messa in sicurezza delle pareti sopra la strada Lariana, così da contenere eventuali frane. Frane che hanno creato parecchi problemi costringendo anche alla chiusura della strada per tempi più o meno lunghi. Recentemente il Comune di Oliveto ha dato il via ad una serie di verifiche per valutare lo stato di salute del Sasso di Onno: l’imponente montagna che si erge sopra l’abitato di Onno, passata alle cronache per la frana del 1984 che piombò sull’abitato lasciando gravi conseguenze a parecchie abitazioni, e un uomo ci rimise pure la vita.

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