Cronaca / Lecco città
Martedì 18 Novembre 2025
Lecco, scontro in consiglio comunale sullo stadio: bocciata la mozione
La maggioranza boccia la mozione urgente di Valsecchi. Al centro del dibattito la convenzione tra il Comune e la Calcio Lecco e il futuro dell’impianto.
Lecco
«È più facile che il Lecco vada a giocare a Renate che non il contrario se si va avanti con la vostra filosofia di boicottare continuamente il presidente della Calcio Lecco». L’assist servito dal renziano Andrea Frigerio, secondo cui la società potrebbe «creare una sinergia» con il Renate proponendo alla squadra di «venire a giocare le partite a Lecco» invece che andare a Meda, è stato raccolto in pieno da Corrado Valsecchi nel momento in cui il consigliere di Appello per Lecco ha esposto tutto il suo disappunto per la scelta della maggioranza di bocciare la sua mozione urgente sullo stadio Rigamonti – Ceppi. «In questa mozione – ha sottolineato Valsecchi – ho evitato ogni polemica. Si chiedono tre impegni: definire tempi e modalità per il riordino della cabina elettrica dello stadio a carico del Comune, rimuovendo il generatore a diesel; concordare con la società Calcio Lecco un’intesa economica relativa alle migliorie apportate dalla società all’impianto; una volta risolti i primi due problemi, cominciare a discutere seriamente sul futuro dello stadio, valutando una possibile vendita».
L’iniziativa di Valsecchi è nata nell’ambito della polemica esplosa nelle ultime due settimane tra la Calcio Lecco e palazzo Bovara. Da un lato, il presidente della società Aniello Aliberti ha contestato la scarsa collaborazione da parte dell’amministrazione comunale e si è detto pronto a portare la squadra a giocare in un altro stadio. Dall’altro, l’assessore allo sport Emanuele Torri ha confermato la disponibilità della giunta a contribuire a interventi migliorativi, a partire dalla creazione della nuova cabina elettrica.
«È vero che il Rigamonti – Ceppi è uno stadio molto bello – ha ricordato Alberto Anghileri, capogruppo di Avs – Con la Sinistra cambia Lecco –. In occasione delle partite, però, i residenti di quella zona si sentono imprigionati in casa». Tutta la maggioranza ha sottolineato la necessità di rivedere la convenzione tra la Calcio Lecco e il Comune per l’utilizzo dell’impianto di proprietà comunale.
«La priorità – ha ribadito il dem Niccolò Paindelli – dev’essere un dialogo istituzionale per il rinnovo di una convenzione che nasce nel 2007. Si dovranno includere tutti gli interventi sull’impianto effettuati negli ultimi anni dalla società e magari anche gli investimenti futuri. Su quest’ultimo aspetto il Comune deve fare indubbiamente la sua parte». V
a ricordato che, con l’ultimo rinnovo del 2018, la durata della convenzione relativa all’utilizzo dello stadio è stata prorogata fino ad agosto 2030. «In certi momenti bisogna avere il coraggio di prendere delle posizioni – ha replicato Emilio Minuzzo, capogruppo di Fratelli d’Italia nonché dirigente dell’Associazione italiana arbitri di Lecco –. Che cosa vogliamo fare di questo impianto che è di nostra proprietà? È discutibile che una gara di Lega Pro rischi di non giocarsi perché se non c’è qualcuno che va giù a far girare il generatore diesel non c’è illuminazione. Vuol dire non avere idea di tutto ciò che c’è dietro ad una partita di calcio».
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