
Cronaca / Lecco città
Giovedì 16 Ottobre 2025
Lo Spi-Cgil suona la sveglia: «La popolazione invecchia, diamoci una mossa»
Cogliardi: «Non basta parlarne, servono azioni concrete»
Il tema dell’invecchiamento della popolazione è sempre più spesso al centro del dibattito pubblico. Ma limitarsi alla semplice narrazione di quanto sta accadendo ormai non basta più: servono fatti e azioni concrete. A lanciare l’appello è Pinuccia Cogliardi, segretaria generale dello Spi Cgil di Lecco, che invita a un cambio di prospettiva su una questione che riguarda non solo gli anziani di oggi, ma anche quelli di domani.
«È quanto mai necessario costruire quella “cassetta degli attrezzi” che possa fornire strumenti utili per non rincorrere emergenze già annunciate – sottolinea Cogliardi –. Rompere gli stereotipi che vedono l’anziano solo come un problema è il primo passo: la loro presenza è una risorsa preziosa per la società. Basti pensare al ruolo insostituibile dei nonni all’interno delle famiglie e all’impegno di tanti nel mondo del volontariato».
Secondo la segretaria dello Spi Cgil, non bastano interventi frammentati o iniziative isolate: «Serve un vero gioco di squadra, una discussione inclusiva che coinvolga tutte le realtà sociali, dal mondo imprenditoriale a quello accademico. Solo un ampio patto di collaborazione può generare risposte efficaci e durature di fronte a fenomeni inarrestabili come l’invecchiamento della popolazione e l’aumento degli anziani soli».
Accanto alla riflessione di lungo periodo, resta però urgente affrontare le difficoltà quotidiane di chi è anziano oggi, troppo spesso assente dalle agende pubbliche. «C’è veramente poca attenzione, e in alcune occasioni addirittura poco rispetto – denuncia Cogliardi –. Troppe questioni non trovano ascolto, tantomeno risposte. Le pensioni restano ferme e sempre più povere; molti non riescono a sostenere i costi delle RSA o anche solo di una visita specialistica».
Un altro tema critico è quello della digitalizzazione dei servizi, che rischia di escludere una parte significativa della popolazione: «La gestione online di pratiche ormai indispensabili per la vita quotidiana taglia fuori chi non ha dimestichezza con gli strumenti digitali. Senza un accompagnamento adeguato, questo diventa un fattore di esclusione sociale».
Cogliardi richiama l’attenzione anche sul tema dei trasporti: «Mi sono indispettita e preoccupata leggendo che gli orari di una linea di autobus locale sono ora consultabili solo tramite QR code. È una scelta discutibile che spero venga rivista al più presto. Gli utenti dei bus non sono solo giovani studenti: ci sono anche molti anziani, per i quali la mobilità rappresenta una condizione fondamentale di autonomia e socialità».
La riflessione si conclude con un invito forte al cambiamento: «Serve un discorso ampio e strutturato sull’invecchiamento, ma anche la volontà di ascoltare e dare dignità ai bisogni degli anziani di oggi. Solo così – conclude Cogliardi – sarà possibile costruire una società più equa, attenta e capace di riconoscere nell’età un valore, non un limite».
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