Sosta, l’assessore Zuffi difende il piano: «Più rotazione, meno traffico parassitario»

Dopo le critiche delle opposizioni, l’assessore alla mobilità Renata Zuffi chiarisce gli obiettivi del nuovo piano della sosta: non penalizzare il centro, ma favorire la rotazione. «Nessun calo degli utenti e aumento complessivo dell’utilizzo». Il sindaco Gattinoni: «Le tariffe non sono aumentate, ma rimodulate»

Lecco

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Secondo l’assessore alla mobilità Renata Zuffi, ogni valutazione sull’efficacia del piano della sosta introdotto dalla giunta Gattinoni a partire dallo scorso anno è prematura. «Da quando abbiamo introdotto le nuove tariffe non abbiamo perso utenti, neanche nei parcheggi del centro – evidenzia Zuffi –. Anzi, i dati mostrano che, nel complesso, l’utilizzo delle aree di sosta nei periodi estivi e nei giorni festivi è aumentato, segno che Lecco rimane una città molto attrattiva. L’obiettivo del nuovo piano della sosta è garantire una maggiore rotazione, non svuotare i parcheggi del centro città».

Tradotto: far sì che ogni singolo utente utilizzi i parcheggi del centro per meno tempo, liberando così più velocemente spazio per gli altri. Così facendo, il traffico «parassitario», ovvero quello creato dalle auto alla ricerca di un parcheggio, dovrebbe diminuire.

«Come confermato da Santarelli – aggiunge Zuffi – in questo momento non sono ancora disponibili i dati disaggregati, quindi non è possibile valutare l’incremento del tasso di rotazione parcheggio per parcheggio. Peraltro, l’attuazione del piano della sosta non è ancora completata: manca la conversione delle strisce bianche in blu nelle zone interessate dai lavori per il teleriscaldamento».

Anche durante la commissione con il cda di Linee Lecco, il sindaco Mauro Gattinoni aveva risposto in maniera netta alle osservazioni dell’opposizione. «Le tariffe della sosta in città – aveva sottolineato il primo cittadino – non sono aumentate. Sono state variate rispetto alla situazione iniziale di 1,50 euro all’ora per tutti i parcheggi della città. Già oggi non vediamo più le code fuori dai quattro parcheggi in overbooking. Tuttavia, dobbiamo ancora comprendere l’impatto effettivo di questa politica tesa a decentrare le preferenze di sosta degli utenti».

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