Sport e inclusione nelle scuole, successo per il progetto lecchese ActivE3

Al polo lecchese del Politecnico di Milano i risultati del progetto che punta a superare le barriere all’attività fisica per bambini grazie a nuovi strumenti e tecnologie.

Lecco

Nel contesto del Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano sono stati presentati i risultati dell’azione «Piattaforma per l’inclusione motoria a scuola», all’interno del progetto Emblematico Maggiore ActivE3 – Everyone, Everywhere, Everyday sostenuto da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia.

La presentazione è stata guidata dalla professoressa Manuela Galli, referente della parte scientifica e leader del progetto insieme al professor Emanuele Lettieri, coadiuvata in aula dalla ricercatrice Maria Pinelli. La professoressa Galli ha illustrato alla platea dei presenti il lavoro svolto in sinergia con partner quali Irccs “Eugenio Medea” – La Nostra Famiglia, Asst Lecco, Ats Brianza, Cedisma e l’Ufficio scolastico territoriale di Lecco: «ActivE3 è un progetto che promuove la vita attiva e l’inclusione come una fonte di benessere e di salute per tutti» ha spiegato la professoressa Galli «In particolare, la logica di intervento ha l’obiettivo di superare barriere individuali, culturali e ambientali che sono ostacolo alla vita attiva. Pertanto, l’idea è stata quella di utilizzare la tecnologia per superare queste barriere. L’intero progetto ActivE3 è rivolto alle tre fasi della vita: infanzia/adolescenza, età adulta, anzianità».

Nel caso specifico, l’attività si è concentrata sulla popolazione pediatrica, promuovendo una piattaforma per l’inclusione motoria in ambito scolastico. Un progetto che ha avuto come capofila UniverLecco, e il presidente Vico Valassi, presente in aula, ha dichiarato: «L’iniziativa ha messo al centro l’innovazione, l’inclusione e la collaborazione tra scuola, territorio e mondo della ricerca. È un importante momento di condivisione e restituzione dei risultati, frutto di ricerca e sperimentazione intraprese con le scuole primarie del territorio lecchese, al fine di favorire l’attività motoria tramite nuovi strumenti e tecnologie».

A questa fase del progetto hanno partecipato circa 600 bambini che hanno avuto la possibilità di testare alcune delle tecnologie dei laboratori nei vari campus: «Tutti i partner coinvolti si sono messi in gioco e hanno fornito un contributo prezioso alla crescita del progetto» prosegue Valassi «Quello lecchese è considerato come il polo della sperimentazione. L’azione che presentiamo è un passaggio fondamentale del progetto perché ha permesso di condividere strumenti, tecnologie e visioni capaci di rendere l’attività motoria un’occasione di partecipazione tra tutti gli alunni senza distinzioni. Attraverso un lavoro corale che ha coinvolto insegnanti, ricercatori e docenti, sono stati sperimentati nuovi modi di vivere l’inclusione, soprattutto nell’ambito dell’attività motoria».

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