Cronaca / Lecco città
Mercoledì 12 Novembre 2025
Violenza sulle donne nel lecchese: in 213 al pronto soccorso da inizio anno
Resta elevato il numero di donne vittime di violenza fisica, anche minorenni, curate negli ospedali di Lecco e Merate nel 2025. 17 di loro avevano meno di 16 anni.
Lecco
La giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne parte da un dato che anche a Lecco è spaventoso: ben 213 donne sono risultate vittime di violenza fisica, tanto da aver avuto bisogno di cure al pronto soccorso dell’ospedale di Lecco o di Merate: 126 a Lecco e 87 a Merate. Di queste, 11 sotto i 16 anni a Lecco e 6 a Merate. Le altre, 196 maggiori o uguali a 16 anni. Di tutte le nazionalità, naturalmente, anche se 165 sono italiane, a conferma che il problema è «interno», ovvero ogni nazione ha il suo problema di violenza sulle sue donne.
A parlarne Lucia Olivadoti, presidente del Cug comitato unico di garanzia e referente aziendale del progetto contro la violenza sulle donne ormai da otto anni, in Asst, Renata Zuffi assessore del Comune di Lecco e referente del progetto Star, Laura De Capitani, responsabile del Cuav e Chiara Calabrese, psicologa degli adulti, degli adolescenti e della coppia. Presente anche il direttore generale Marco Trivelli.
Lucia Olivadoti non ha dubbi: per cambiare la situazione drammatica in cui ci troviamo, e non parlare «solo» della punta dell’iceberg rappresentata dai femminicidi, bisogna cambiare la cultura che permea la nostra società. «È ovvio che non è una questione di sesso – spiega la dottoressa Olivadoti –. È una questione di tematica, di argomento. Oltretutto, in questo momento storico, tutti i programmi antiviolenza, da quello dell’Università di Milano Bicocca, che parla proprio del ripensare la mascolinità e che invita quasi tutti relatori uomini, piuttosto che altri convegni che ci sono in giro, ci dicono che la violenza contro le donne riguarda tutti. Ora la parola va data agli uomini, perché questa attenzione verso gli uomini? Perché è evidente che la violenza di genere non è un problema solo delle donne, ma è un problema che riguarda davvero tutti ed è un problema che riguarda soprattutto la trasformazione di un’identità maschile».
Se ne parlerà in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre. Fondazione Onda Ets organizza infatti la quinta edizione dell’(H) Open Week contro la violenza sulla donna programmato dal 21 al 27 novembre. La prima iniziativa, venerdì 21 novembre dalle 8.45 alle 13, sarà il convegno «Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore delle donne vittime di violenza. I centri per uomini autori di violenza» che si terrà nell’Aula Magna del Manzoni di Lecco. Un convegno al quale si spera prenderanno parte, nel pubblico, tantissimi uomini. Di solito, purtroppo, avviene il contrario: tutte donne. Non a caso è nato il progetto Cuav (centri per uomini autori di violenza), che è la novità assoluta di quest’anno nell’ambito della psicologia e della sociologia. «Dobbiamo far capire che se vogliamo contrastare questo fenomeno non possiamo ridurlo ad un problema di sole donne, ma è un problema di comunità – spiega ancora Olivadoti –. È un problema di uomini e di donne che si devono mettere insieme per affrontare con gli strumenti maschili e con gli strumenti femminili, con il linguaggio femminile e con il linguaggio maschile. Il tutto per trovare e introdurre strumenti di prevenzione e di contrasto alla violenza».
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