Case Aler di via Allende, a Cassago degrado sanitario dopo un decesso

A oltre un mese dalla morte di un’inquilina, l’appartamento in via Allende 14 è ancora chiuso e in condizioni igieniche critiche. Odori nauseabondi, insetti e ratti infestano la palazzina. Il consigliere comunale Alessio Giussani ha segnalato la situazione ad ATS e al Comune, sollecitando Aler a intervenire con una bonifica immediata

Cassago Brianza

Un’inquilina delle case Aler di via Allende è morta da circa un mese e nessuno è ancora venuto a pulire e svuotare l’appartamento. Si sono create condizioni igieniche insostenibili per i vicini, con odori nauseabondi, proliferazioni di moscerini e mosche tanto da costringere a tenere costantemente le finestre chiuse. E’ solo l’ultimo esempio del degrado e della mancanza di manutenzione e pulizia che caratterizzano la situazione dei condomini Aler al civico 14 ma anche più a sud. Muri scrostati, rifiuti sparsi in giro, erba alta con proliferazione di zecche, sporcizia ovunque, topi e ratti. Il contatore dell’appartamento al primo piano, prima palazzina, dove abitava la signora deceduta, è ormai abbassato, all’interno non c’è più corrente e probabilmente quello che era contenuto nel frigorifero e forse nel congelatore potrebbe essere marcito.

Sul balcone c’è di tutto, da una lettiera per cani a sacchi della spazzatura, da vecchi tappeti ad una poltrona sfondata. La donna, vedova, è morta quasi in solitudine dopo un breve ricovero in ospedale, vi era stata portata dopo un intervento d’urgenza dei vigili del fuoco che avevano aperto a forza la porta dell’appartamento, ma questa è un’altra storia. Ora la situazione igienico sanitaria della palazzina è ulteriormente degradata ed è stata segnalata da un consigliere comunale, Alessio Giussani, al responsabile di Ats Brianza, Giuseppe Cutuli. Giussani nei giorni scorsi ha inviato una richiesta di intervento, verifica, ripristino e sanificazione dell’appartamento.

«Su segnalazione dei residenti degli appartamenti attigui e soprastanti mi sono recato per sincerarmi di persona delle condizioni in cui versa tale appartamento (attualmente chiuso) a seguito della scomparsa della sua proprietaria lo scorso 19 maggio. Da allora l’appartamento risulta chiuso, e fin dalle scale si può nitidamente sentire un forte odore di sporcizia e putrefazione, motivo per il quale le finestre delle zone comuni sono attualmente spalancate giorno e notte». Non solo, sembra anche che nelle zone comuni scorazzino indisturbati topi e ratti: «Sono stato anche informato dell’avvistamento negli scorsi giorni di muridi nelle vicinanze dell’ingresso. Mi rivolgo a voi, chiedendovi un pronto e celere intervento per verificare e ripristinare una situazione igienico-sanitaria dell’appartamento, concedendo ai residenti una vita salubre e dignitosa che allo stato attuale non è consentita loro». Della vicenda è stato investito anche il Comune.

Giussani ha scritto al sindaco Roberta Marabese ed alla giunta chiedendo un loro intervento sull’Aler: «Premesso che, ben consapevole che la gestione delle case Aler sia in carico a Regione Lombardia, con organi dedicati, voglio sottoporre all’attenzione e chiedere al Sindaco un intervento, se già fatto, una sollecitazione affinchè il gestore in tempi rapidi e celeri, si attivi per una verifica e successiva bonifica della situazione creatasi in uno degli appartamenti, dove ormai più di 20 giorni fa è avvenuto il decesso di una nostra concittadina, che ha per altro cagionato l’intervento della Forza pubblica al fine di recuperare la persona»

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