
Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 09 Maggio 2025
Cassago e il Papa: proposta l’intitolazione a Leone XIV di una sala che lo ospitò
L’associazione Sant’Agostino di Cassago propone di intitolare al nuovo Papa Leone XIV una sala dell’oratorio locale, in ricordo della sua visita nel 2006 come Priore generale degli Agostiniani. Il legame con Cassago e con la spiritualità agostiniana è profondo, come sottolineano il presidente Luigi Beretta e Renato Ornaghi, ideatore del Cammino di Sant’Agostino

Cassago
Ecco il primo frutto del legame fra il nuovo Papa, Leone XIV, e Cassago. Il presidente dell’associazione Sant’Agostino, il professor Luigi Beretta, ha proposto al parroco don Giuseppe Cotugno, di intitolare al nuovo Pontefice la sala dell’oratorio dove firmò il registro delle presenze durante la sua visita nel 2006 quando era Priore generale degli Agostiniani.
«Un po’ per scherzo, un po’ sul serio l’ho proposto ieri sera a don Giuseppe, mi sembra un bel gesto, per sottolineare il legame con Cassago», spiega Beretta. Che ha avuto modo di conoscere direttamente Robert Francis Prevost: «Lo ricordo come una persona schiva e riservata dal punto di vista personale, ma anche molto affabile ed alla mano nei rapporti con gli altri – racconta il presidente della Sant’Agostino - E’ venuto da noi nel 2006, quando venne organizzato il meeting internazionale dei giovani agostiniani a Pavia e noi collaborammo organizzando una giornata a Cassago, quella del 3 agosto. Circa 400 giovani, dieci pullman in tutto, vennero nel nostro paese e visitarono il Rus Cassiciacum ed il parco archeologico Sant’Agostino. A Cassago assieme ai giovani era stato presente anche l’allora Priore Generale Agostiniano padre Robert Prévost, il provinciale d’Italia, padre Bellini e il priore di Pavia, padre Casciano: il loro intento era stato quello di cercare di ripercorrere, con un pellegrinaggio, l’esempio e l’esperienza spirituale che il santo conobbe a Cassiciaco (Cassago) presso la villa dell’amico Verecondo».
L’elezione di Prevost al soglio pontificio non ha colto di sorpresa l’associazione: «Tra di noi ce lo aspettavamo, ne avevamo parlato, anche perché era dato tra i papabili anche dai mass media. Ne siamo contenti ed orgogliosi, non solo per il legame con Cassago ma anche per quello con Sant’Agostino, che è lo scopo del nostro gruppo».
A sottolineare questo legame provvede anche Renato Ornaghi, creatore del Cammino di Agostino e presidente dell’associazione omonima: «Il nuovo Pontefice ha evidenti profondissime radici, nella spiritualità agostiniana. Membro dell’Ordine di Sant’Agostino, Robert Prevost ha vissuto la sua vocazione religiosa come missionario in Perù e, fino alla sua elezione, ha guidato il Dicastero per i Vescovi e la Pontificia Commissione per l’America Latina. Ma più che i ruoli, è lo spirito agostiniano che lo ha formato: un cammino interiore di ricerca della verità, illuminato dalla grazia e dalla comunità, in costante tensione tra interiorità e carità attiva. Questo legame tra Agostino e il nuovo Papa tocca evidentemente anche noi, pellegrini del Cammino di Sant’Agostino, www.camminodiagostino.it, il percorso devozionale che collega i luoghi agostiniani dall’Africa all’Europa, e in modo speciale alla Lombardia. È proprio in questa terra, e in particolare nella Brianza comasca-lecchese, che Agostino visse un momento cruciale della sua conversione: Rus Cassiciacum, identificato con Cassago Brianza, fu il luogo rustico dove nell’autunno del 386 Agostino trascorse sei mesi con sua madre Monica, il figlio Deodato e il suo piccolo cenacolo filosofico».
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