
Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 09 Luglio 2025
Cremella, petizione contro l’impianto Bess: «Troppo vicino a case e campo sportivo»
Già 500 firme raccolte online. I cittadini temono impatti ambientali e chiedono al Mase di fermare l’impianto previsto accanto al campo Manara e a ridosso di aree sensibili
Cremella
Il Comune di Cremella lancia una petizione fra la popolazione contro l’impianto Bess, i container con le batterie di accumulo di energia elettrica che una società vorrebbe realizzare nel terreno agricolo a fianco del campo di calcio della Manara, in località isola. Il prossimo fine settimana, durante i Crimela Days organizzati dalla Proloco, si potrà firmare la petizione in forma cartacea.
L’amministrazione comunale ha coinvolto una quindicina di cittadini che si erano detti disponibili a collaborare per combattere questo impianto, il cui iter autorizzativo è in mano al Mase, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Proprio questo gruppo ha elaborato la petizione che ha già raccolto online circa 500 firme contro l’impianto che occuperebbe il grande campo di 30 mila metri quadri di cui ne verrebbe occupata la metà con una serie di container bianchi, circa 54, divisi tra loro da strade interne, con impianto di controllo e refrigerazione, tutto controllato da remoto. L’impianto dovrebbe essere collegato con la centrale elettrica di Bulciaghetto con un cavo interrato ad una profondità di 1,7 metri che correrebbe lungo via Cadorna, via per Cassago, via Battisti, via Montessori di Cassago, per arrivare alla strada provinciale 48 e da qui alla centrale di Bulciaghetto. La petizione illustra la posizione dei cittadini: « Riteniamo che il progetto possa comportare impatti negativi sul piano ambientale, paesaggistico, sanitario e sociale, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita della nostra comunità» e si chiede al Mase « di valutare attentamente le criticità e i potenziali rischi ambientali connessi al progetto e di non autorizzarne la realizzazione, promuovendo un modello di sviluppo energetico realmente sostenibile e condiviso con le comunità locali».
E’ soprattutto l’ubicazione, in un terreno agricolo finora libero da qualunque tipo di insediamento, a lasciare perplessi, visto che poco distante si trova una centrale dismessa che potrebbe fare alla bisogna. I cittadini evidenziano che nelle vicinanze ci sono «abitazioni private con famiglie che vivono nelle immediate vicinanze, che vanno salvaguardate; il Campo Sportivo “Figliodoni” della società “Luciano Manara”, dove ogni settimana si ritrovano centinaia di atleti (bambini e ragazzi) e le loro famiglie; il Parco Inclusivo; l’area feste e manifestazioni, cuore pulsante delle nostre sagre, tradizioni e della vita comunitaria; il Trovante, opera d’arte pubblica, il sentiero sterrato, molto frequentato da famiglie, escursionisti e amanti della natura, che collega il centro abitato alle aree agricole e boschive del territorio, attraversando il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) della Valletta».
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