Nuovo ponte sull’Adda, la Soprintendenza apre all’ipotesi accanto al San Michele

Il Dibattito Pubblico sul futuro ponte tra Lecco e Bergamo entra in una fase decisiva. La Soprintendenza ha espresso apertura verso la realizzazione di un nuovo attraversamento a ridosso del San Michele, purché sul lato nord. Crescono le critiche dei cittadini

Paderno d’Adda

Il Dibattito Pubblico per il nuovo ponte sull’Adda, che si sta svolgendo nelle province di Lecco e Bergamo, ha raggiunto una fase cruciale con l’analisi delle proposte alternative. L’attenzione si è concentrata sulle recenti osservazioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, che hanno fornito un’indicazione inattesa in merito alle opzioni progettuali per il nuovo attraversamento viario e ferroviario.

Le considerazioni della Soprintendenza sono state diffuse dal Comitato Cittadini Ponti, che ha espresso delusione, definendole una «mazzata» per chi si batte per soluzioni alternative al mantenimento del ponte storico. Secondo il Comitato, il parere dell’ente di tutela, giunto fuori dai tempi stabiliti, rappresenterebbe un dietrofront rispetto a una precedente posizione a difesa del vincolo storico e paesaggistico del sito.

Il Comitato aveva già sollecitato una presa di posizione ferma in difesa del ponte San Michele. La Soprintendenza ha evidenziato la persistenza della proposta di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) di un unico nuovo ponte «a ridosso» di quello esistente, soluzione condivisa anche dalla Regione. L’ente ha confermato l’esistenza di numerosi vincoli sul sito, tra cui la tutela paesaggistica che riconosce il valore delle «magnifiche vedute dell’Adda verso nord e il territorio di Robbiate», e la tutela culturale che considera il ponte un «simbolo dell’archeologia industriale in Italia».

Il parere, tuttavia, apre alla possibilità di accettare la proposta di un nuovo ponte accanto al San Michele, a condizione che sia posizionato a nord, giustificando la scelta con il fatto che la visuale in quella direzione è più corta a causa della curva del fiume.

Le osservazioni della Soprintendenza contrastano con le aspettative del Comitato Cittadini Ponti, che aveva sostenuto soluzioni alternative ritenute più rispettose dell’ambiente circostante e della storicità del ponte. A detta del Comitato, tali soluzioni sarebbero state dimostrate fattibili anche da altre osservazioni autorevoli pervenute al Dibattito Pubblico. Inoltre, il gruppo ha sollevato dubbi sull’indipendenza di giudizio dell’ente di tutela.

La conclusione del dibattito e la conseguente decisione avranno un impatto significativo sulla viabilità e sul paesaggio locale. Al momento, si attende la sintesi finale delle proposte emerse durante il Dibattito Pubblico e la valutazione definitiva da parte delle istituzioni competenti, che terrà conto anche delle osservazioni presentate dalla Soprintendenza.

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