Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 30 Dicembre 2025
Olgiate Molgora, dopo quattro anni può riabbracciare il papà
Quattro anni fa la scomparsa da Olgiate Molgora di mamma e figlia. La donna si era rifugiata in Costa Rica con la bimba, che allora aveva solo nove anni, per timore che fosse affidata al padre. Ora la piccola ha potuto riabbracciare il papà.
Olgiate Molgora
“Quando l’ho rivista ho pianto per la felicità. Il regalo più bello e prezioso”. Dopo quattro lunghi anni questo Natale papà Stefano lo ha finalmente trascorso insieme alla sua bambina. Un abbraccio arrivato all’improvviso, ma atteso per mesi e mesi, al termine di una vicenda complessa. La ragazzina, oggi tredicenne, è tornata a casa, in provincia di Varese, dove vive con il padre e i due fratelli maggiori.
Qui riprenderà una vita normale: sarà iscritta a scuola e Stefano cercherà per lei una squadra per permetterle di continuare a giocare a pallavolo, la sua grande passione. Era l’aprile 2022. Mamma e figlia erano scomparse improvvisamente da Olgiate Molgora: la donna aveva portato con sé la bambina, che allora aveva nove anni. Una fuga studiata nei minimi dettagli, avvenuta poche ore prima di un’udienza davanti al tribunale per i minorenni, durante la quale la madre rischiava di perdere l’affido anche della figlia più piccola, come già accaduto per i due figli maggiori. La piccola era stata strappata alla sua quotidianità, agli amici di scuola e dell’oratorio, senza nemmeno la possibilità di salutare il padre e i fratelli. Destinazione, ma si sarebbe scoperto solo dopo alcune settimane, Costa Rica. Lì avevano iniziato una nuova vita: un lavoro precario per la donna, una nuova scuola per la bambina. Ma i tentativi di Stefano di riportare la figlia in Italia si erano scontrati con una realtà giudiziaria
complessa: i giudici locali avevano riconosciuto alla madre lo status di rifugiata, bloccando di fatto ogni procedura di rientro, nonostante le convenzioni internazionali sui diritti dei minori.
La procura di Lecco aveva aperto un fascicolo per sottrazione di minore. E il genitore aveva cominciato una lunga battaglia legale per riabbracciare la sua piccola. Per farlo aveva anche lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese legali: avvocati, ambasciate e complesse procedure. Il tutto fino all’inaspettata svolta. La donna sarebbe tornata in Italia prima di Natale per riscuotere un’eredità.
“I carabinieri mi avevano avvisato qualche giorno fa di un “alert“ relativo al rientro della mia ex moglie, che contestualmente aveva inviato dei messaggi ai figli coi quali saltuariamente si sentiva- racconta Stefano-. Chiedeva loro di incontrare una sua amica: gli avrebbe consegnato di persona dei regali da parte sua”. Ma a Rho, luogo scelto per l’appuntamento con la fantomatica amica, c’erano invece madre e figlia. Oltre ai carabinieri che hanno preso in carico la ragazzina, riportandola dal padre e dai fratelli. “E’ stato un Natale magico- conclude papà Stefano-. Ora la mia bimba è un po’
frastornata. Cercheremo tutti insieme di garantirle serenità e stabilità”. La madre, intanto, è accusata di sottrazione di minore:
una pagina giudiziaria ancora aperta, mentre per la famiglia inizia il delicato percorso del ritorno alla normalità.
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