Oltre 2.500 firme per salvare il toro fuggito dal macello nei boschi del Casatese

L’esemplare da martedì è disperso nei boschi della Valle della Nava

Casatenovo

E’ ancora disperso il toro fuggito da un macello di Correzzana e rifugiatosi nella Valle della Nava, tra Casatenovo e Missaglia, e difficilmente potrà essere ritrovato in questi giorni di pioggia, visto che nessuno si avventura nei boschi.

Fatto sta che la vicenda ha suscitato molto interesse, tanto che la petizione dell’Enpa di Merate che chiede che non venga abbattuto ha raggiunto in un paio di giorni la bellezza di 2500 firme. «Il 21 ottobre un toro è scappato dal macello in Provincia di Monza e Brianza. Da ormai un giorno sta vagando nei Comuni limitrofi in Provincia di Lecco in cerca della libertà. Noi di Enpa in collaborazione con la Rete dei Santuari di Animali Liberi abbiamo chiesto il NON abbattimento dell’animale e la possibilità di farsi carico in attesa di una nuova ricollocazione. La fuga dell’animale, intesa come istinto di sopravvivenza in un contesto di imminente macellazione invoca per l’animale un epilogo diverso dalla morte»: questo il testo della petizione che si può firmare su change.org. Ed a quanto pare il suo destino interessa a molti. Sui social ovviamente i pareri sono divisi, anche se prevale chi tifa per la salvezza del toro : «Lui ha scelto di liberarsi ed è simbolico assecondarlo, oltre a salvargli la vita. Che ci creda o no, sempre più animali scappano da allevamenti e macelli !! Si gettano dai camion pur di scappare. Sanno benissimo a cosa vanno incontro andando al macello e le condizioni dei trasporti ma anche degli allevamenti stessi portano alcuni a voler evadere. Se ne hanno l’iniziativa perché non aiutarli ?! È stato scoperto anche il fenomeno di piccoli allevamenti dove le mucche madri riescono a fare scappare i figli piccoli per farli tornare a nutrirsi sembra di notte, sta di fatto che crescono liberi nei boschi. È una forma di ribellione ad una schiavitù inutile, per questo vanno aiutati, esprimono volontà di libertà. Andrebbero liberati tutti, ma intanto buono è iniziare da loro». Le ricerche riprenderanno quando ci sarà qualche avvistamento attendibile, per il momento non si segnalano incidenti con persone o altri animali.

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