
Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 11 Luglio 2025
Ponte tra Paderno e Calusco, un nuovo
comitato contrario (o almeno perplesso)
Questa volta il no arriva dalla sponda bergamasca, e proprio dai residenti della zona attaccata al ponte che si vedrebbero sventrate case e terreni dal nuovo viadotto
Paderno d’Adda
Una nuova voce contraria, o quanto meno perplessa, sul ponte tra Paderno e Calusco. Questa volta il no arriva dalla sponda bergamasca, e proprio dai residenti della zona attaccata al ponte che si vedrebbero sventrate case e terreni dal nuovo viadotto, se dovesse prevalere il cosiddetto “Scenario 1”, ossia un nuovo ponte in stretto affiancamento all’attuale. Intanto a Verderio martedì 15 alle 21 all’oratorio di via dei Tigli ci sarà un nuovo incontro promosso dal Comitato cittadini ponti dal titolo “Nuovo ponte? Si, ma al posto giusto”. E’ nato anche il “Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi”, formato al momento da 35 famiglie, che vedrebbero demolite parzialmente o totalmente abitazioni e attività commerciali della zona, contattabile via mail a [email protected].
« A fronte di questa minaccia concreta – scrive il comitato - gli abitanti della zona si sono uniti per dare vita a un fronte comune di difesa, al quale se ne sono aggiunti numerosi dell’area del quartiere a Nord rispetto al ponte San Michele, potenzialmente coinvolti da scenari alternativi. Il Comitato si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso azioni mirate di informazione e mobilitazione: canali social, volantinaggio, passaparola, contatto con la stampa, dialogo e collaborazione con gli enti territoriali, ideazione di eventi con l’obiettivo di coinvolgere i concittadini e gli abitanti delle zone limitrofe. Il messaggio che il Comitato intende portare all’attenzione è chiaro: la realizzazione di un nuovo ponte sull’Adda, pur rispondendo a esigenze infrastrutturali, non può prescindere da un’attenta valutazione dell’impatto sul territorio e sulla vita dei suoi abitanti». I problemi di un nuovo ponte a fianco del San Michele sono « l’aumento esponenziale del traffico veicolare leggero e pesante in attraversamento; il conseguente peggioramento in termini di inquinamento atmosferico e acustico; il rischio di incremento della pericolosità stradale; lo stravolgimento paesaggistico e ambientale di un’area di elevato pregio naturalistico e culturale, che possiede tutte le caratteristiche per una futura candidatura a sito UNESCO, le ripercussioni sociali, economiche e identitarie per la cittadina di Calusco d’Adda, che rischia di essere ulteriormente ridotta a mero corridoio di transito e commerciale per i mezzi diretti alle grandi imprese industriali della zona, mentre il centro urbano vive un lento declino».
Le preoccupazioni dei residenti, che sono praticamente uguali a quelle dei “dirimpettai” di Paderno riguardano «l’esproprio di abitazioni e attività commerciali, che comprometterebbe la stabilità e l’identità della comunità locale, disagi per le abitazioni limitrofe che, anche se non saranno direttamente interessate dall’esproprio, si troveranno a fronteggiare una serie di problematiche che incideranno profondamente sulla loro quotidianità e sul valore delle loro proprietà e l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio, che rischiano di alterare un’area di valore storico e naturale».
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