Redditi: la mappa della ricchezza in provincia di Lecco

Record a Montevecchia. Nel capoluogo la dichiarazione media supera i 30mila euro. In cosa Margno, Pagnona e Morterone

Nel Lecchese, il reddito medio cresce e si conferma tra i più solidi d’Italia, con punte che collocano la provincia accanto ai territori più sviluppati del Paese. I dati sulle dichiarazioni 2024, relativi all’anno d’imposta 2023 e diffusi dal ministero dell’Economia e delle finanze, fotografano una realtà composita: l’1% dei contribuenti dichiara oltre 120mila euro l’anno, tra le incidenze più alte a livello nazionale, mentre soltanto il 18% resta sotto i 10mila euro, una quota contenuta rispetto ai picchi del 40% registrati in alcune province del Sud.

L’economia lecchese resta trainata da settori industriali ad alto valore aggiunto – metalmeccanica di precisione, chimica, farmaceutica, componentistica – affiancati da comparti professionali e finanziari. La presenza di lavoratori autonomi qualificati e di dirigenti d’impresa spinge la distribuzione dei redditi verso l’alto, contribuendo a una media provinciale che si posiziona sopra quella nazionale. Allo stesso tempo, il ceto medio è ampio e radicato: il 37% dei contribuenti dichiara redditi compresi tra 26 e 55mila euro, il 9% si colloca nella fascia 55-75mila e un ulteriore 4% tra 75 e 120mila euro. Una distribuzione che conferma la solidità di una base sociale diffusa e qualificata.

Se si osserva la mappa interna, emergono differenze significative. I redditi medi più alti si concentrano soprattutto nei comuni della Brianza lecchese: Montevecchia, con 35.533 euro pro capite, guida la classifica e registra un incremento di circa 2.800 euro rispetto all’anno precedente; Varenna segue con 35.511 euro, grazie anche all’indotto turistico; Imbersago, Ello e Sirtori si attestano oltre i 31mila euro. Il capoluogo si difende bene, con 30.683 euro, ma resta dietro a Merate, Cernusco Lombardone e Lomagna, confermando la forza economica dell’area brianzola. Sul versante opposto, i comuni montani presentano valori molto più contenuti: Pagnona, Margno e Morterone non superano i 21mila euro. Un divario che riflette la diversa struttura economica e demografica: nelle zone alpine e prealpine pesano di più pensioni e attività tradizionali, mentre in pianura e sul lago incidono imprese manifatturiere, servizi avanzati e turismo.

Il confronto con il 2022 evidenzia comunque una crescita diffusa. Oltre a Montevecchia, che ha guadagnato quasi 2.800 euro, anche Lecco città ha visto aumentare il reddito medio di circa 2.900 euro, mentre Merate ha segnato un +2.600 euro. Variazioni che raccontano la resilienza del sistema locale, sostenuto da un tessuto produttivo diversificato e da una domanda di lavoro che rimane sostenuta. Non mancano, però, i fattori che ridimensionano il quadro. L’inflazione media del 2023, al 5,7%, ha eroso il potere d’acquisto, attenuando il beneficio degli aumenti nominali. A pesare è anche la composizione demografica: le aree con una presenza significativa di pensionati tendono ad avere valori più bassi, mentre i territori più giovani e dinamici attraggono personale qualificato, alimentando un circolo virtuoso di crescita. L’analisi conferma la frattura storica tra Nord e Sud.

Nel Settentrione prevalgono settori a elevata produttività, capaci di garantire stipendi più alti e stabilità occupazionale; nel Mezzogiorno restano dominanti comparti meno remunerativi, come l’agroalimentare, con fenomeni di sottoccupazione e competenze non pienamente valorizzate. Da qui il costante spostamento di giovani qualificati verso i poli più sviluppati, che rafforza ulteriormente i territori in grado di attrarli. Nel complesso, il Lecchese si presenta come una provincia con un reddito medio elevato e un ceto medio forte, ma con differenze interne marcate. La Brianza si conferma una locomotiva economica, il capoluogo mantiene una posizione solida e i comuni di montagna restano più fragili. Una fotografia che mostra luci e ombre, ma che colloca il territorio tra le aree più competitive del Paese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA