«Sarete sempre con noi»: il ricordo
delle amiche di Giorgia e Milena

Al funerale di Paderno anche l’intervento del primo cittadino Torchio: «Sarà fatto tutto il necessario perché la giustizia faccia il suo corso, ma nulla potrà restituirci le due giovani»

Paderno d’Adda

Una vita condivisa tra allenamenti, partite, risate e sogni. Sono state le compagne di Giorgia e Milena, travolte e uccise da un furgone sabato sera a Brivio, al termine della cerimonia funebre a ricordare le amiche. La prima, studentessa di Scienze politiche internazionali all’Università statale di Milano, giocava a pallavolo in serie C per la Polisportiva Besanese. Milena, studi in Scienze sociali, uno stage per Retesalute, ballava fin da piccola. La danza ritmica era la sua passione e non perdeva mai un allenamento con la squadra dell’Artistica 82 di Cornate. “Il sorriso è la migliore acrobazia”, il suo insegnamento, diventato una scritta sulle magliette delle compagne, che ieri, facendosi forza, stringendosi l’una alle altre, hanno ricordato Milena, e la sua risata che riempiva la palestra.

«Per noi sarai sempre una compagna di squadra speciale. In tuo onore continueremo a indossare le calze colorate che tanto ti piacevano». Allenatrici e amiche hanno rammentato le sue domande curiose, il suo modo di affrontare con leggerezza ogni allenamento, la capacità di sorridere anche nei momenti più faticosi. Abitudini buffe, i calzini multicolori sovrapposti, la passione per il basilico, i cubetti di ghiaccio sgranocchiati tra un esercizio e l’altro, l’ultimo ricordo: le prove per preparare la coreografia. «Le immagini di quei video fanno male e insieme riempiono il cuore». Giorgia era invece la grinta e l’anima della squadra. «Jo, diretta, sincera, capace di far ridere e al tempo stesso di spronare chiunque le stesse accanto. Mi sono sempre chiesta chi potesse aver cresciuto una ragazza così forte e unica nel suo genere», il ricordo di una compagna, sottolineando la spontaneità che la contraddistingueva. Dai piccoli gesti quotidiani – le mollette colorate nei capelli, le battute nello spogliatoio, i giovedì di “Spritz” sacri prima degli allenamenti – alla capacità di sostenere gli altri anche nei momenti più difficili, Giorgia ha lasciato un’impronta profonda. «Se io ho continuato a giocare è in gran parte merito tuo – recita una delle lettere – della tua presenza e del tuo modo stupendo di vivere la pallavolo».

La squadra ha promesso di portare sempre con sé il numero 2, cucito sulle maglie e nel cuore: «Non come un semplice numero, ma come un simbolo di ciò che sei stata: forza, passione, esempio. Continueremo a lottare come ci hai insegnato tu. E tu, Jo, da lassù, fai sempre il tifo per noi».

A prendere la parola anche don Riccardo Cagliani, cugino di Gorgia, che ha concelebrato le esequie e il sindaco di Paderno d’Adda, Gianpaolo Torchio. «Sarà fatto tutto il necessario perché la giustizia faccia il suo corso, ma nulla potrà restituirci Giorgia e Milena», ha detto il primo cittadino, annunciando l’intenzione di promuovere un progetto in memoria delle due giovani.

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