Lutto a Dolzago per Lino Cesana: «Inconcepibile morire ancora sul lavoro»

Il camionista, originario di Dolzago, è stato schiacciato da un cavalletto metallico di oltre 500 chili. Inutile il trasporto in ospedale.

Dolzago

Morire di lavoro: «Inconcepibile che succeda ancora, anzi sempre di più, siamo nel 2025, ai familiari della vittima va il mio cordoglio, l’auspicio è quello che certe tragedie non si verifichino più». Paolo Lanfranchi è sindaco di Dolzago, dove fino a pochi anni fa viveva Lino Cesana, 65 anni, camionista, deceduto a seguito di un drammatico incidente sul lavoro avvenuto mercoledì presso una ditta autotrasporti nel comune di Ghisalba, in provincia di Bergamo.

Amava la montagna, Cesana. Gli amici del gruppo ‘i Beck’ lo ricordano così: «Un vecchio compagno di tante avventure, l’ultima volta l’ho visto in Grignone, era appassionato di alpinismo, insieme abbiamo fatto tante montagne. Il suo carattere era poco malleabile; di sicuro uno spirito libero, amante della montagna, un vero atleta. Il più forte, ai tempi in cui era in forma, era il più forte di tutti. Sabato lo ricorderemo alla messa al Corno Sigismondo per tutti quelli di noi che non ci sono più».

Cesana è stato schiacciato da un cavalletto metallico di oltre 500 chili, appena dopo aver rimosso la cinghia di contenimento che regolava la posizione dell’oggetto stesso, durante le operazioni di scarico di un messo. Era cittadino di Cremella da pochi anni, ma le sue origini erano più legate a Dolzago. «Lo conoscevo ma non in maniera approfondita – ha detto il sindaco Lanfranchi – chiaramente come amministrazione esprimiamo la nostra vicinanza. Quello che sgomenta, oltre alla vicenda personale, è questa macabra conta di vittime che non si arresta mai. Il mondo economico deve fare di più su questo tema, che non su quello del profitto, pur rendendomi conto delle difficoltà degli imprenditori».

Cesana, che era dipendente dell’azienda bergamasca di trasporti Nicoli, è stato soccorso nel pomeriggio di mercoledì dal personale sanitario di un’ambulanza inviata da Padana Emergenze e dell’automedica. Secondo la prima ricostruzione, il cavalletto, dopo il cedimento, avrebbe colpito l’uomo alla schiena. Cesana, in un primo momento, avrebbe gridato aiuto, perdendo però immediatamente i sensi e andando in arresto cardiaco. Dopo il trasporto in gravissime condizioni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente sono intervenuti i carabinieri e i tecnici prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Ats di Bergamo. Secondo le statistiche di Inail, nel solo primo trimestre 2025 in Lombardia sono stati denunciati 27.185 infortuni sul lavoro, di cui 37 mortali.

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