Molteno intitola una via a Lucio Battisti: pace fatta con la vedova

L’iniziativa, già discussa in passato, si concretizza nella zona dove il grande cantautore abitò con la famiglia. Superate le passate controversie legali con la vedova.

Molteno

Molteno e omaggio sia: c’è il lieto fine, a Molteno, per la vicenda infinita di Battisti, che qui visse dal 1973 fino alla morte, avvenuta come è noto il 9 settembre del 1998. Il Comune gli intitolerà una strada: via Lucio Battisti si troverà nel quartiere di Coroldo, proprio dove il cantautore abitò, nell’esclusivo residence, con la moglie Grazia Letizia Veronese (a propria volta compositrice di testi) e il figlio, Luca. La pietra miliare nella diatriba tra la famiglia e il Comune è scritta nero su bianco nella delibera di Giunta numero 107.

«Con questo atto rende noto il sindaco, Giuseppe Chiarella abbiamo deciso ufficialmente l’intitolazione di un tratto della via Aldo Moro al nostro più illustre concittadino. Cogliamo l’occasione sottolinea il sindaco per ringraziare la signora Veronese, che ha espresso le proprie felicitazioni per questo riconoscimento». Aggiunge Chiarella: «Come indicato nella comunicazione che viene trasmessa ai residenti della zona, seguiranno informazioni da parte dell’ufficio Anagrafe per i relativi adempimenti burocratici inerenti il cambio di indirizzo».

L’idea, che già aveva dominato in passato il dibattito politico senza approdare finora a nulla, era stata rilanciata l’ultima volta nel 2023, durante un evento in Villa Rosa per il 25esimo anniversario della morte del cantautore, e nell’80esimo dalla sua nascita: dal palco del «Canta Battisti» organizzato dal Comune insieme a Telethon e a «Lecchese turismo manifestazioni» l’aveva ribadita Roberto Panbianchi, universalmente considerato depositario dell’eredità di Battisti. «Molteno era stato detto in quell’occasione merita una via o una piazza, intitolata a uno dei più grandi artisti italiani». All’indomani, l’amministrazione comunale si era detta intenzionata a lavorarci. Fin dal 1970 Battisti aveva cessato di tenere concerti e a Molteno cercava la tranquillità; sono innumerevoli gli aneddoti di chi ricorda dove degustava il pesce persico, comprava il Corriere della Sera o le sigarette per la moglie.

Dopo la morte, fu proprio Grazia Letizia Veronese a interrompere, a forza di avvocati, l’omaggio inizialmente annuale reso al marito dall’amministrazione di Molteno con un Festival: il prezzo di dieci anni di concerti fu, in primo grado, di 81mila euro, che il Comune dovette pagare per abuso dell’immagine e della privacy dell’illustre concittadino. In seguito, la Corte d’Appello ribaltò la sentenza e gli eredi di Lucio Battisti restituirono un totale di 82.323 euro.

Fu sempre la Veronese a prendere la clamorosa decisione di rimuovere la salma del marito dal camposanto di Molteno, per sottrarla all’assalto dei fans: dopo la cremazione, non è stato reso mai noto dove siano state conservate, o disperse, le ceneri. Ora, la ripartenza delle iniziative per ricordare Battisti che culmina nell’intitolazione della via è stata «concordata con la famiglia»: come dichiarato dall’assessore alla Cultura, Sara Brenna, «nel nostro paese vogliamo ricordare anzitutto la persona, più che il personaggio».

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