Moschea di Costa Masnaga, la Lega a sostegno del sindaco: «Ripristinare la legalità»

L’europarlamentare Silvia Sardone ed il coordinatore provinciale di Lecco, Daniele Butti: «Ormai gli islamici seguono le orme di centri sociali e sinistra radicale: allergia alle regole, disprezzo delle istituzioni e anarchia totale». Anche Piazza esprime solidarietà

Costa Masnaga

Non manca il sostegno politico all’amministrazione comunale masnaghese per il mancato sgombero della moschea di via Cadorna. In modo particolare è la Lega a scendere in campo con il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia, Mauro Piazza, la vicesegretaria ed europarlamentare Silvia Sardone e il coordinatore provinciale di Lecco, Daniele Butti.

«Esprimo piena solidarietà al sindaco Sabina Panzeri e all’amministrazione masnaghese, vittime di un episodio grave e inaccettabile avvenuto durante l’esecuzione di un provvedimento legittimo e confermato in tutti i gradi di giudizio - la nota di Piazza -. Il rispetto della legge costituisce il fondamento per la tutela dei diritti e della sicurezza di ogni cittadino. Confidiamo nella responsabilità di tutte le parti coinvolte e nella fermezza delle autorità competenti per il ripristino della legalità. Il dialogo può esistere solo nel rispetto delle regole, delle sentenze, delle istituzioni e della comunità. È fondamentale che le istituzioni non vengano intimidite o delegittimate da proteste condotte fuori dai confini del rispetto democratico».

La presa di posizione di Sardone e Butti: «Ormai gli islamici seguono le orme di centri sociali e sinistra radicale: allergia alle regole, disprezzo delle istituzioni e anarchia totale - si legge -. Ora basta, Costa Masnaga ha già sopportato abbastanza questa situazione di illegalità ed è il momento di chiudere questo capitolo: l’arroganza e il senso di impunità della comunità musulmana hanno oltrepassato il limite. Siamo al fianco del sindaco e dell’amministrazione, pronti a intraprendere ogni strada percorribile per arrivare allo sgombero nel più breve tempo possibile».

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