
Cronaca / Oggiono e Brianza
Sabato 20 Settembre 2025
Oggiono: inaugurati due nuovi pullmini di Auser
I mezzi sono stati donati grazie al contributo di numerose aziende
Oggiono
Sono stati inaugurati i due nuovi pulmini per i servizi di trasporto sociale: grazie alla sponsorizzazione di numerosi imprenditori del territorio, tramite la società Pmg - “Progetto mobilità garantita” - gli automezzi vengono forniti attrezzati per le persone fragili. La società raccoglie pubblicità in quantità sufficiente a coprire la spesa dei mezzi, forniti così in comodato gratuito. Per «dire grazie a tutte le persone che hanno sostenuto il progetto», sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Chiara Narciso e i colleghi dell’hinterland, inoltre Claudio Dossi, presidente dell’associazione Auser e i suoi volontari, oltre appunto agli imprenditori stessi, al parroco don Maurizio Mottadelli (secondo cui «dobbiamo saper trasmettere alle giovani generazioni la bellezza del mettersi a servizio di chi ha bisogno, cioè della solidarietà») e a una rappresentanza degli utenti. Narciso ha ricordato la durata, quadriennale, del progetto: «All’inizio c’è sempre il timore di non riuscire a portare a termine la raccolta di fondi, invece abbiamo visto ancora una volta che questo territorio, quando si chiama, risponde. Il grazie va anzitutto agli imprenditori, per il loro contributo economico che ci ha permesso di ottenere due mezzi, poi alla cooperativa Solleva, che ci fornisce gli autisti, e ai tanti volontari». Claudio Dossi ha rimarcato «il gesto di responsabilità sociale del mondo dell’impresa verso la comunità, estremamente importante e che va valorizzato». Ha inoltre evidenziato: «Dobbiamo prendere atto sempre più che l’invecchiamento della popolazione è un dato reale e molto pesante: oggi il settore pubblico non è in grado di dire quali saranno le soluzioni per rispondere a un tema così ampio. Il mondo del volontariato è a fianco delle istituzioni, proprio per dare una risposta “di sistema”. Sarebbe bello che tutte le associazioni di volontariato non si limitassero a fare servizi solo nel proprio paese. Oggi c’è bisogno di un volontariato di area vasta».
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