
Cronaca / Valsassina
Lunedì 25 Agosto 2025
Lecco Ballabio, nuovi lavori sulla Ss36 Racc: chiusura notturna fino al 5 settembre
Interdizione al traffico sulle rampe di ingresso e uscita per opere di regimazione idraulica. Investimento da mezzo milione per evitare interruzioni a causa di acqua e fango.
Ballabio
Chiusa da lunedì notte fino a venerdì 5 settembre la nuova Lecco-Ballabio, la Ss36 Racc, per lavori da parte di Anas. L’interdizione al traffico sarà attiva dalle 21 alle 5 sulle rampe di ingresso e di uscita dal 25 agosto al 5 settembre sia sullo svincolo di Lecco Ospedale in direzione Valsassina che dalla rotonda di Ballabio a scendere in direzione Milano, oltre che naturalmente sullo svincolo di via Ai Poggi direzione Piani d’Erna e direzione Lecco.
Sono esclusi dal provvedimento i giorni festivi e prefestivi, ovvero sabati e domeniche. Però si tratta di altri dodici giorni, seppur con lavori solo di notte, dopo le chiusure di luglio (dall’8 al 30). Ma c’è un motivo ben chiaro che rende soddisfatto il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola, attualmente in vacanza in Grecia. «Devo premettere, visto che spesso sento polemiche strumentali su questa vicenda, che i lavori di sistemazione della frana della galleria Giulia (oggetto di una disastrosa caduta massi a dicembre 2022) sono finiti. Il cantiere relativo si è già chiuso e la parete è stata messa in sicurezza».
E i nuovi lavori allora cosa riguardano? È una piccola “conquista” dei comuni di Ballabio, Pasturo e dell’amministrazione provinciale di Lecco: «C’è un investimento da mezzo milione di euro aggiuntivo che io, insieme al sindaco Artana di Pasturo, e grazie al vicepresidente della provincia Mattia Micheli, avevamo chiesto e ottenuto all’allora capo dipartimento della Lombardia, l’ingegnere Prisco. Si tratta di opere di regimazione idraulica delle acque che scendono dalla montagna. Spesso, infatti, capitava di dover chiudere la strada perché veri e propri “fiumi” d’acqua, prima e dopo le piogge, si riversavano sulla carreggiata portando con sé terra e fango. Così si era costretti a chiudere, mentre oggi questi lavori dovrebbero portare a evitare questa problematica».
Qualcosa si può già vedere proprio in corrispondenza della galleria Giulia: «Se oggi si sale da Lecco a Ballabio e si guarda a destra, prima della galleria Giulia, gli operai Anas hanno praticato dei grossi buchi sulla massicciata, sembrano dei “carotaggi”, con dei tubi blu che sporgono, per risolvere i problemi dell’acqua: quei tubi dovrebbero convogliare le acque interne alla montagna per farli poi scaricare in appositi scolmatoi. Ma questo secondo intervento, partito ieri notte, nulla ha a che vedere con la frana. Quello è un cantiere chiuso».
Anche se, per chi guarda, sembra che il cantiere sia ancora fisicamente attivo, perché ancora montato. «Vero – ammette il sindaco di Ballabio – la zona, l’area di sosta sulla corsia Sud, viene usata ancora come base per questo ulteriore intervento. Dopo questi lavori, poi, era stata fatta una richiesta sulla pulizia che dovrebbe riguardare i pannelli verticali di segnalazione che sono scarsamente visibili e meriterebbero comunque una manutenzione. In questo caso non abbiamo assicurazioni, ma dovrebbero riuscire a portare a compimento anche questo intervento, grazie a Mattia Micheli che ci ha fatto interloquire con Anas. In tutto stiamo parlando di più di due milioni di euro tra lavori sulla frana e opere accessorie anche scollegate da quell’evento».
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