
Politica / Lecco città
Sabato 18 Ottobre 2025
Il leader leghista Salvini ottimista
sulle comunali a Lecco e Mantova:
ma sul Lario resta il nodo del candidato
Il Carroccio confida nelle vittorie nei due capoluoghi provinciali che andranno al voto nella prossima primavera. Ma a Lecco Fdi e Lega non trovano l’accordo sul candidato sindaco, mentre si guarda anche a Mandello e alla Provincia per un accordo complessivo
Lecco
«Mi aspetto due vittorie del centrodestra a Lecco e Mantova». C’è stato spazio anche per qualche riflessione di carattere locale nell’intervento del leader della Lega Matteo Salvini all’assemblea di Lombardia ideale svoltasi a Brescia. Lecco e Mantova, dove si andrà al voto in un fine settimana compreso tra metà aprile e metà giugno 2026, saranno i primi due capoluoghi lombardi ad aprire la lunga campagna delle comunali in Regione che avrà poi il suo culmine nella primavera successiva, quando tra gli altri andrà al voto anche Milano. L’attenzione del centrodestra, in realtà, è rivolta soprattutto a Lecco, ritenuta «contendibile» a differenza di una Mantova in cui il sindaco Mattia Palazzi continua ad avere un consenso elevato nei sondaggi.
Nonostante il riferimento di Salvini a una «vittoria del centrodestra», al momento i quattro gruppi della coalizione non hanno ancora raggiunto un accordo su chi sarà il candidato sindaco. Sul tavolo rimangono sempre i nomi del meloniano Filippo Boscagli, forte di un’esperienza ventennale in aula a palazzo Bovara, e del leghista Carlo Piazza, classe ’92 che ha lavorato a stretto contatto in Regione con Mauro Piazza, Alessandro Fermi e il presidente Attilio Fontana e in Provincia con la presidente Alessandra Hofmann.
In assenza di un accordo a livello locale, spetterà ai coordinatori regionali dei partiti, ovvero Carlo Maccari – Fratelli d’Italia, Massimiliano Romeo – Lega, Giacomo Cosentino – Lombardia ideale, Alessandro Sorte – Forza Italia, trovare la quadra per Lecco nell’ambito degli equilibri di potere nella coalizione a livello regionale. Secondo quanto è dato sapere sono previsti incontri già in questi giorni e l’auspicio da più parti è che si possa chiudere un accordo a breve così da avviare una campagna elettorale unitaria, cosa che il centrosinistra di Mauro Gattinoni ha già fatto da settimane.
Sul tavolo, per altro, non c’è solo il dossier capoluogo: nella primavera del 2026 andrà al voto anche Mandello, uno dei comuni più popolosi del lecchese guidato da un amministratore molto vicino a Fdi come Riccardo Fasoli. A inizio anno, inoltre, sindaci e consiglieri comunali degli 84 comuni lecchesi saranno chiamati ad eleggere il nuovo presidente della Provincia. In attesa del candidato del centrosinistra, l’unico nome in campo per ora è quello dell’uscente Alessandra Hofmann, la quale anche durante l’inaugurazione della sede provinciale di Fratelli d’Italia a Oggiono la scorsa settimana ha rivendicato il suo essere «una presidente di centrodestra» senza tessere di partito.
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