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Lunedì 22 Settembre 2025
Pontida, Romeo rassicura: «Il candidato lecchese entro l’anno»
Dal pratone di Pontida il senatore e segretario della Lega lombarda Massimiliano Romeo fissa la scadenza per la scelta del candidato sindaco del centrodestra a Lecco. Sfida interna tra Piazza e Boscagli, mentre il centrosinistra apre al dialogo con i centristi
Lecco
«Sicuramente entro fine anno avremo fatto la nostra scelta in modo tale da avere il tempo per essere competitivi». La previsione del senatore Massimiliano Romeo, segretario della Lega lombarda, dal pratone di Pontida a proposito delle elezioni di Lecco appare tutt’altro che prudente.
Dietro le quinte si lavora per provare a trovare una quadra sul candidato sindaco del centrodestra per le comunali di Lecco entro Natale, ma non è detto che ciò avvenga. La partita per la leadership è tra il leghista Carlo Piazza e Filippo Boscagli. All’orizzonte non ci sono nomi terzi, nemmeno quello di Fabio Dadati che, dopo l’elezione di Antonio Rossi alla presidenza di Federcanoa, era circolato tra i papabili.
Al momento, tra Lega e Fratelli d’Italia non c’è alcun accordo a livello territoriale. Più che frizioni personali, a pesare è la posta in gioco: tra febbraio e giugno il centrodestra rischia di perdere sia la presidenza della Provincia sia la corsa per Palazzo Bovara. Senza un accordo territoriale, il dossier lecchese finirà sul tavolo dei coordinatori regionali dei partiti, in una complessa scacchiera che comprende anche ipotesi di rimpasto nella giunta regionale e, soprattutto, gli scenari negli altri capoluoghi lombardi che andranno al voto tra il 2026 e il 2027.
Sull’intero quadro pende la spada di Damocle della possibile modifica della legge elettorale. Se in Parlamento fosse approvata la proposta del centrodestra di eliminare i ballottaggi in caso di raggiungimento del 40% dei consensi, la sfida all’uscente Mauro Gattinoni diventerebbe all’apparenza meno complessa e ciò potrebbe cambiare gli equilibri tra i partiti nelle rispettive rivendicazioni. Certo, lo scenario locale potrebbe evolvere più velocemente della politica nazionale.
Bisognerà attendere la fine di ottobre per capire se prenderà davvero forma quella lista centrista finora rimasta solo sulla carta. Alla fine di questa settimana è previsto l’incontro tra Rinaldo Zanini, presidente di Appello per Lecco, e Fausto Crimella, segretario cittadino del Partito democratico. Una ricomposizione totale è quasi impossibile, visti i rapporti tesi tra Corrado Valsecchi, che rappresenta Appello per Lecco in consiglio comunale, e la maggioranza.
Il gruppo di Valsecchi, però, è solo una delle realtà che potrebbero animare l’ipotetica lista centrista. Italia Viva ha già dichiarato pubblicamente che farà parte della coalizione di centrosinistra, mentre Azione appare più concentrata sui tre incontri tematici organizzati con Appello per Lecco e Gruppo per Lecco. Il primo è in programma venerdì e verterà sull’inverno demografico, con l’ex ministra Elena Bonetti. Superata questa fase, si tireranno le somme e si deciderà il da farsi, anche alla luce delle novità sulla legge elettorale.
Come possibile frontman è circolato il nome di Luciano Gualzetti, che però ha declinato. La realtà, al momento, è che non ci sono garanzie che il progetto prenda davvero forma.
Intanto, il Pd lavora anche sul fronte provinciale. «Stiamo lavorando per costruire un’alternativa. Siamo disponibili a ragionare su un presidente non del Pd» ha dichiarato nei giorni scorsi Manuel Tropenscovino, segretario provinciale dei dem, a proposito delle elezioni per Villa Locatelli. Un’apertura chiara verso il mondo dei civici e dei centristi che potrebbe fare da ago della bilancia tanto alle provinciali quanto alle amministrative.
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