
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 12 Settembre 2025
Livigno, stop al cantiere della Coppa
del Mondo: indagini in corso
Il cantiere per la gara di Super G è stato bloccato dai Carabinieri Forestali per presunte mancanze autorizzative. Tre gli indagati per abuso edilizio
Livigno
Il sequestro del cantiere a Livigno, per la presunta mancanza di autorizzazioni (di mezzo c’è pure la Sovrintendenza), operato nei giorni scorsi dai carabinieri forestali della caserma di Bormio con i colleghi del Comando provinciale di Sondrio, ha di fatto bloccato i lavori per l’adeguamento della pista chiamata a ospitare, a fine dicembre, la gara di Super G della Coppa del Mondo, rimpiazzando la Stelvio di Bormio quest’anno, impossibilitata a farlo.
Il presidente Luca Moretti di Livigno Next, l’agenzia che si occupa della promozione e valorizzazione del territorio, si è subito dichiarato fiducioso che «tutto si risolverà nei tempi e modi migliori per lo svolgimento della gara», sottolineando altresì che l’ispezione Fis sul tracciato ha evidenziato «come le opere finora eseguite soddisfino pienamente i requisiti della Federazione stessa per il regolare svolgimento della competizione».
Ma la questione non è unicamente legata al giudizio positivo espresso sulla qualità delle opere sino ad oggi realizzate nell’area sciistica di Sitas (non nel Carosello 3000, che non c’entra), ma al fatto se i lavori avessero potuto essere eseguiti e se ci fossero stati tutti i permessi necessari per operare. E parrebbe che così non sia, secondo i primi rilievi effettuati dai militari del colonnello Andrea Turco. Al momento sono tre gli indagati in stato di libertà, fra cui il legale rappresentante della società, per abuso edilizio e ambientale, oltre che per gestione illecita di rifiuti. In ogni caso, nelle ultime ore, si registra anche la presa di posizione della società stessa.
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