Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 28 Ottobre 2025
Sondrio, dalla Regione 350mila euro
per le bollette di scuole e impianti sportivi
Il sindaco Scaramellini: «La situazione è sempre più difficile per i Comuni, a causa di rincari nelle spese energetiche e per l’alta incidenza dei costi per i servizi, e questo contributo straordinario che abbatte di quasi la metà l’esborso per le bollette ci consente di chiudere in pareggio e senza affanni»
Sondrio
Oltre il 40% dei costi sostenuti per le bollette elettriche degli edifici comunali nel 2024 coperti e un grande sollievo per il bilancio comunale che, senza questo contributi sarebbe stato in sofferenza. Grazie al sostanzioso stanziamento di quasi 350mila euro della Regione Lombardia al Comune di Sondrio, per il tramite della Provincia, il pareggio di bilancio è garantito e gli aumenti della pressione fiscale e la riduzione dei servizi scongiurati. È l’effetto della Legge regionale del 2019 che dispone il trasferimento dei fondi versati dai soggetti gestori delle grandi derivazioni idroelettriche quale obbligo di cessione di energia gratuita.
«Siamo grati a Regione Lombardia, e in particolare all’assessore agli Enti locali, Montagna e Risorse energetiche Massimo Sertori, che è stato il promotore di questo provvedimento - afferma il sindaco Marco Scaramellini -. La situazione è sempre più difficile per i Comuni, a causa di rincari nelle spese energetiche e per l’alta incidenza dei costi per i servizi, e questo contributo straordinario che abbatte di quasi la metà l’esborso per le bollette ci consente di chiudere in pareggio e senza affanni. È un sostegno concreto che soddisfa un’esigenza reale, in quanto si ripercuote in maniera positiva sui cittadini: senza questo contributo, infatti, il nostro e gli altri Comuni della provincia si sarebbero trovati in grande difficoltà e avremmo dovuto valutare un aumento della pressione fiscale o una riduzione dei servizi, come sta avvenendo in altre zone della Lombardia e nel resto d’Italia. È un contributo ulteriore per il nostro territorio, che si aggiunge a canoni e sovraccanoni che già le aziende idroelettriche sono tenute a riconoscere per l’utilizzo delle nostre acque».
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