Bormio: apre la Villa del Sorriso

La Rsa ora può ospitare 80 degenti. Spazi adeguati e una serie di iniziative per il benessere degli ospiti

Bormio

Una comunità può dirsi soddisfatta nel momento in cui si prende cura delle fasce più deboli. L’inaugurazione della casa di riposo “Villa del Sorriso” è il significato di questa attenzione per la fascia degli anziani; è un grande risultato, un risultato di comprensorio, frutto di tante amministrazioni che si sono succedute e di tanti consigli di amministrazione di questa struttura, di questa Fondazione: grazie a tutti».

Così si è espresso il sindaco di Bormio, Silvia Cavazzi, ringraziando i suoi predecessori, quelli degli altri comuni, i rappresentanti dei diversi Cda, gli operatori della struttura, i dipendenti degli enti pubblici – su tutti quelli del suo comune – impegnati a seguire un iter burocratico lungo e articolato, e poi i progettisti, le maestranze e quanti, a vario titolo, hanno permesso il raggiungimento di un risultato epocale a beneficio degli anziani di oggi e dei soggetti fragili del domani. «Abbiamo 80 posti accreditati (in precedenza erano 72 ndr.) – ha detto il direttore generale di Ats della Montagna, Monica Fumagalli – frutto di perseveranza e capacità di adeguare la struttura ai requisiti previsti. La provincia di Sondrio ha un indice di invecchiamento altissimo: strutture come questa sono molto importanti, come pure le strutture/funzioni intermedie (ad esempio le cure domiciliari ndr.). Anticipo che Regione Lombardia, per quel che riguarda le popolazioni disagiate, come quella della montagna, sta ripensando agli indici e questo è un buon auspicio; per ora si parla di accreditamento, cioè del mettere i posti, poi occorrerà pensare ai soldi, però è un buon inizio».

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