Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 22 Ottobre 2025
Da ingegnere a liutaio: Martino,
il costruttore di mandolini di Bianzone
La storia di Quintavalla, da ricercatore nel campo dei materiali ad artigiano della musica nel suo laboratorio. Un esempio di passione e coraggio
Bianzone
Martino Quintavalla, 38 anni originario di Bormio ma da diversi anni residente a Bianzone, comincia a suonare la chitarra a 15 anni. Poi, crescendo, durante un viaggio in Irlanda, rimane intrigato da un musicista che suona il mandolino in una band. Così ne compra uno anche lui ed inizia a suonarlo insieme al suo gruppo di amici, Trio Quartet, che propone musica in dialetto bormino. Succede, però, che lo strumento si rompa. Martino, che ha sempre amato la manualità, lo apre e si dice: «Per fare uno strumento così brutto, allora potrei costruirne uno migliore». Parte qui la passione per la costruzione di mandolini che, oggi, è divenuta un lavoro per Quintavalla che è, come dice orgogliosamente lui, «l’unico liutaio della Valtellina». Con una formazione mica da ridere: laureato in ingegneria dei materiali, ha svolto il dottorato di ricerca al Politecnico di Milano con una tesi sui materiali funzionali per applicazioni ottiche ed è stato, in seguito, assegnista di ricerca per tre anni al Cnr-Istituto di fotonica e nanotecnologie di Padova dove si è occupato di materiali per l’ottica adattiva.
(Foto di Clara Castoldi)
Oggi Martino costruisce mandolini e lo fa in un luogo – la sua valle d’origine –, dopo esperienze fuori provincia. Nel 2019, dopo più di 10 anni di liuteria amatoriale durante i quali ha realizzato diversi strumenti per sé, Quintavalla ha finalmente deciso di intraprendere la carriera professionale, iniziando a collaborare con il liutaio Federico Gabrielli, specializzato nella costruzione dei mandolini. Insieme a Federico Gabrielli e a Claudio Canevari, ricercatore e docente alla Civica scuola di liuteria di Milano, ha condotto con ruolo di project leader un progetto di ricerca riguardante la caratterizzazione del legno di risonanza e i mandolini italiani, finanziato dalla World Wood Day Foundation. Questo progetto gli ha permesso di approfondire numerosissimi aspetti riguardanti la scelta e la caratterizzazione del legno di risonanza, così come la caratterizzazione di strumenti già esistenti e la progettazione e realizzazione di strumenti innovativi.
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